Giungono le dimissioni del capo di gabinetto del Mef, Ministero guidato da Giovanni Tria. Secondo il M5S, sarebbe stato proprio il dimissionario Roberto Garofoli ad introdurre nella bozza della manovra finanziaria, di notte e alla ‘chetichella’, una misura in favore della Croce Rossa, senza avvertire gli uomini di governo della modifica introdotta.

Mef: dimissioni del capo di gabinetto Roberto Garofoli

Garofali era oramai da tempo attaccato dal M5S e probabilmente per questo motivo ha rassegnato proprio oggi le sue dimissioni dalla prestigiosa carica. Da quello che trapela da alcune fonti giornalistiche, le dimissioni del capo di gabinetto del dicastero guidato da Tria sarebbe la prima di una serie di defezioni forzate relative a tecnici chieste dal Movimento 5 Stelle. Il ministro Giovanni Tria, nonostante sia rammaricato di quanto accaduto nelle scorse ore, ha tenuto a precisare che le dimissioni del suo capo di gabinetto non sono affatto collegate alla legge di bilancio, pronta per essere presto approvata.

Le dimissioni di un tecnico come Garofoli rappresentano, purtroppo per il Mef, anche un momento destabilizzante per quanto riguarda l’intero impianto organico dello stesso ministero, soprattutto in questa fase particolare, visto che da poche ore è stata raggiunta un’importante intesa tra il governo italiano e l’Ue, evitando in extremis la procedura d’infrazione tanto temuta da tutti e soprattutto dai mercati.

La presunta ‘manina’ del Mef si dimette dopo le pressioni dei pentastellati

Ma chi è il funzionario del Mef, Roberto Garofali, oggi dimissionario? Garofoli è un ex magistrato giunto al Mef durante il governo di Matteo Renzi e quello successivo di Gentiloni. Per volere di Pier Carlo Padoan, è approdato al ministero dell’Economia e Finanze.

Nei mesi scorsi, Garofali è stato accusato dal Ministro Di Maio di aver creato le condizioni per destabilizzare i buoni rapporti di governo tra le due forze di maggioranza gialloverdi. Secondo lo stesso vice premier Luigi Di Maio, "la manina" di Garofali avrebbe introdotto a sua insaputa una norma a favore della Croce Rossa Italiana nella bozza della manovra economica in discussione.

E' già partito il 'toto-nomi' dei sostituti, mentre potrebbero esserci ulteriori dimissioni

Già è in corso il ‘totonomi’ dei sostituti del capo di gabinetto dimissionario. Alcune fonti giornalistiche parlano di Luigi Carbone, un navigato esperto di ‘semplificazione amministrativa’ nonché autorevole membro dell'authority per l'Energia elettrica.

Si farebbe anche il nome di Fortunato Lambiase, che è capo della Segreteria tecnica del Ministero del Tesoro. Esisterebbero, infine, i presupposti per assistere nei prossimi giorni ad ulteriori dimissioni da parte dei tecnici che lavorano a stretto contatto con il ministro Tria. Si parla insistentemente di Michele Torsello e Gerardo Mastrandrea. Questi ultimi, secondo le indiscrezioni pubblicate in queste ultime ore sul sito di Lucia Annunziata, sarebbero in procinto di annunciare le loro dimissioni.