Anche la città di Brindisi si oppone al Decreto Sicurezza varato dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Il capoluogo di provincia adriatico ha deciso infatti la strada di quella che viene chiamata "Disobbedienza civile", opponendosi fermamente alla volontà del governo giallo-verde di chiudere i porti all'accoglienza dei richiedenti asilo. Lo ha annunciato con un comunicato il sindaco di centrosinistra Riccardo Rossi.
Immediatamente la notizia ha fatto il giro della città, provocando, come spesso succede in questi casi, la dura presa di posizione dell'opposizione, ma anche di alcuni cittadini.
Rossi: 'Brindisi è città dell'accoglienza'
Riccardo Rossi non è certamente il primo sindaco ad opporsi alla Decreto Sicurezza e Immigrazione, lo ha fatto infatti anche a Napoli il sindaco De Magistris, che nei giorni scorsi ha attaccato duramente lo stesso numero uno del Viminale, dichiarando, se necessario, di essere pronto ad andare a prendere con altre imbarcazioni i migranti che si trovano a bordo della nave della Ong Sea Watch.
La stessa non ha infatti ricevuto l'autorizzazione, per il momento, a sbarcare nel nostro Paese. Per il primo cittadino di Brindisi, la questione dell'immigrazione non si può strumentalizzare come propaganda Politica. Rossi ricorda il passato della capoluogo di provincia adriatico, che da sempre accoglie i meno fortunati, come accadde negli anni '90, quanto migliaia di albanesi giunsero sulle coste pugliesi e brindisine, sfuggendo dalla guerra. "Oggi siamo chiamati ad una disobbedienza civile dettata da un dovere morale" - ha riferito il primo cittadino brindisino. Una presa di posizione netta quindi, che ovviamente non è piaciuta all'opposizione.
Annarita Tateo (Lega): 'Dichiarazioni inaccettabili, Rossi si dimetta'
Sulle dichiarazioni del sindaco, immediatamente è intervenuto il comitato locale della Lega, precisamente con Annarita Tateo (deputata pugliese leghista), la quale ha dichiarato che quanto affermato da Riccardo Rossi è assolutamente inaccettabile. La stessa invita il primo cittadino a dimettersi dal suo incarico se proprio vuole infrangere la legge, e ricorda anche nel comunicato stampa diffuso, come il sindaco sia anche attualmente presidente della Provincia. Non la pensa così il presidente della Comunità Africana brindisina, Drissa Kone, il quale si congratula con la scelta del primo cittadino, definendo il gesto di Rossi "coraggioso e umanitario".