Il 26 novembre scorso George Soros ha incontrato il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans per sollecitare l’intervento della Troika in Italia. Il faccia faccia tra l’imprenditore ungherese di idee progressiste e fondatore della Open Society e il vice di Jean Claude Juncker è ufficialmente documentato, anche se non si conosce l’esatto contenuto della discussione.

Secondo diversi organi di stampa, però, primo tra tutti Italia Oggi, che cita fonti riservate vicine a Timmermans, il vecchio Soros sollecitò il burocrate brussellese a bocciare la Manovra economica italiana in modo tale da favorire l’intervento della temuta Troika (Ue-Bce-Fmi) nel nostro Paese. Ma non solo, perché il piano diabolico del magnate ungherese era già stato messo in atto nei mercati attraverso l’anomalo rialzo dello spread.

Le rivelazioni di Italia Oggi

Dunque, secondo Italia Oggi, il miliardario di origini ebraiche George Soros - considerato il nemico numero uno da tutte quelle forze politiche che si definiscono ‘sovraniste’ per via del suo indefesso impegno in favore di una società globale più aperta - si sarebbe adoperato in prima persona per convincere la Commissione europea a bocciare la manovra economica presentata dal governo italiano guidato da Giuseppe Conte in modo tale da favorire l’arrivo della Troika.

La risposta di Frans Timmermans sarebbe però stata negativa (come dimostra la successiva bollinatura della manovra tricolore) perché una bocciatura avrebbe rischiato di aprire una enorme crisi finanziaria che avrebbe potuto coinvolgere tutta l’Ue, Germania e Francia comprese. Il no di Timmermans (candidato ufficiale dei socialisti alla presidenza Ue), comunque, sarebbe derivato solo da motivi cinici e pratici, non certo da un amore sconfinato per il Belpaese.

‘Imbarazzo a Bruxelles per la visita di Soros’

L’incontro tra i due, avvenuto come detto il 26 novembre, in piena bagarre sui conti tra Italia e Ue, sarebbe dovuto rimanere ‘carbonaro’, ma non è sfuggito all’occhio di alcuni giornalisti, tra i quali Ivo Caizzi del Corriere della Sera il quale, il successivo 3 dicembre, scrisse sul supplemento economico del quotidiano una nota intitolata ‘Imbarazzo a Bruxelles per la visita di Soros’.

L’imbarazzo raccontato da Caizzi sarebbe stato dovuto al fatto che la portavoce della Commissione, Natasha Bertaud, chiamata a spiegare se durante l’incontro tra George Soros e Frans Timmermans si fosse toccato il tema Italia, aveva risposto con un evasivo, quanto preoccupante, “non posso né confermare, né smentire”. Fatto sta che, scrive Tino Oldani su Italia Oggi, “grazie a una fonte confidenziale vicina a Timmermans, posso ora aggiungere che la manovra italiana è stata uno dei principali argomenti di quel colloquio”. Insomma, “senza tanti preamboli, Soros chiese a Timmermans di attivarsi perché la Commissione Ue bocciasse la manovra italiana, aprendo la strada alla Troika”. Intanto, “il terreno sui mercati, con il rialzo dello spread, era già stato preparato”.