Giancarlo Giorgetti, sottosegretario della Lega, in un'intervista a Sky Tg24 ha spiegato che la procedura d'infrazione non può trasformarsi in un metodo per "contenere" la Flat Tax. Se quindi dovesse essere rinviata a patto che si rimandino anche le riforme volute dal Carroccio, lui afferma che "non ci stanno". Nel frattempo, il Ministro dell'Economia Giovanni Tria si è detto invece molto ottimista: a suoi dire anche l'Ue stavolta riconoscerà il fatto che i conti dell'Italia sono a posto.

Giorgetti: 'No ai rinvii utili solo a fermare la Flat Tax'

Al programma L'intervista di Maria Latella, su Sky Tg24, è stato ospite Giancarlo Giorgetti, sottosegretario della Lega. Durante l'incontro il "secondo" di Salvini ha assunto una posizione molto netta nei confronti dell'Unione Europea. Ha infatti affermato che se il rinvio della procedura d'infrazione ci sarà a patto che venga bloccata anche la Flat Tax, la Lega è pronta a far saltare tutto.

Ha ribadito, infatti, che il Carroccio è estremamente deciso ad attuare una netta riforma fiscale e, appunto, la flat tax stessa. Se perciò l'Ue pensa di poter sfruttare la procedura d'infrazione proprio come ricatto per bloccare le manovre, Giorgetti conclude: "a noi non ci sta bene".

Sulla questione invece di un suo possibile ruolo come nuovo commissario europeo, ha allontanato la possibilità, spiegando che non è interessato alla cosa e forse non ne sarebbe neanche in grado. Per questo si è detto certo che non accadrà.

Tria e Conte ottimisti sulla possibilità di evitare la procedura d'infrazione

Da Osaka, dove si sta tenendo il G20, il Ministro dell'Economia Tria si è detto invece molto ottimista sulla situazione. A suo parere, infatti, sarebbe stata messa in atto una Politica di bilancio estremamente oculata, sia per quest'anno che per il prossimo. Di conseguenza, da parte dell'Ue si aspetta un giudizio positivo sul lavoro svolto e il conseguente allontanamento della minaccia di una procedura d'infrazione.

Anche il Premier Giuseppe Conte ha spiegato che, seppure l'incontro giapponese non fosse il posto giusto per discutere dei problemi italiani, il lavoro portato avanti è stato ottimo e utile. Infatti, il Primo Ministro lì ha incontrato Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo.

Conte ha spiegato quindi che bisogna evitare la procedura d'infrazione senza indugi. Al contempo, però, rassicura sul fatto che non ci sarà alcuna manovra di aggiustamento a giugno, mentre sulla flat tax garantisce che "saremo ambiziosi". Ha infatti aggiunto che vede questo meccanismo anche come una "rimodulazione delle aliquote".