Continua a tenere banco il caso Sea Watch. L'imbarcazione ha forzato il blocco navale imposto dall'Italia alle Ong ed ha fatto il suo ingresso nel porto di Lampedusa, a quanto pare rischiando di travolgere una motovedetta della Guardia di Finanza con importanti rischi per l'equipaggio che era a bordo. Proprio sulla base di questi fatti il personaggio del momento è Carola Rackete. Il comandante tedesco delle Ong è interessato da due filoni di pensiero. Da una parte ci sono quelli che intendono idolatrarla per il coraggio con cui si è preoccupata di condurre in un porto sicuro oltre 40 migranti, noncurante di quelle che sarebbero potute essere le conseguenze per la sua persona.

Dall'altra c'è chi, invece, la ritiene una persona che ha violato le leggi. L'analisi che Vittorio feltri ha pubblicato sul giornale Libero è un editoriale in cui non mancano i toni originali, senza perdere però lo stile tagliente che da tempo contraddistingue il giornalista. Feltri cita anche Ricucci: "Non è onesto fare i f... col c... altrui'.

Vittorio Feltri spiega la vicenda dal suo punto di vista

Feltri non si allinea al pensiero secondo cui Carola Rackete vada incensata per il suo coraggio nell'andare dritta per il percorso scelto, quello di salvare i migranti. In un breve editoriale, apparso anche sull'edizione online del quotidiano da lui diretto, offre diversi passaggi in cui si palesa il suo pensiero.

Il direttore di Libero non mette in discussione il rispetto che ha nei confronti della ragazza, ma manifesta un certo scetticismo rispetto all'idea che i suoi atti possano essere considerati ammirevoli. Il suo pensiero è chiarito da diverse frasi che risultano particolarmente significative, a partire da quella con cui apre il suo pezzo mettendo in evidenza come non nutra antipatia nei confronti della donna di origine tedesca.

Per Feltri Carola non è un'eroina

Vittorio Feltri manifesta un pensiero secondo cui offrire il proprio soccorso al prossimo sia una cosa buona e giusta. Pertanto, non sembra mettere in discussione la scelta di salvare i migranti. Ciò che gli genera, quantomeno, perplessità, è rappresentato dal fatto che questo atto di buonismo messo in atto dalle Ong e Carola Rackete rappresenti un qualcosa che si concretizzi, a suo dire, "scaricandone gli oneri sugli altri" e pertanto non ci sono i requisiti per poterla considerare "un'operazione di generosità, bensì di egoismo".

Feltri evidenzia come "dedicarsi alla beneficenza con i propri soldi è un atto di eroismo morale", attingendo dalle tasche di "terzi" risulta invece una "furbata". Il riferimento malcelato è ovviamente al fatto che l'eventuale accoglienza dei migranti sarebbe a spese dell'Italia. Lo si capisce nel messaggio in cui cataloga la missione della nave come qualcosa che "raccoglie in mare i soliti disperati in cerca di approdo, di ospitalità e ovviamente di sussistenza gratuita". Poi arriva la frecciata per Carola: "Non è onesto fare i f... col c.. altrui".