È un'escalation che rischia di portare la tensione sempre più in alto, di ora in ora, quella fra Iran e Stati Uniti d'America e che trascina inevitabilmente anche l'Unione Europea.

L'attacco aereo contro l'Iran dopo l'abbattimento del drone americano non è stato annullato, ma solo sospeso. A darne la notizia è stato proprio il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che avverte Teheran: "l'operazione militare è sempre sul tavolo.

Se rinunceranno alla realizzazione del programma nucleare sarò il loro migliore amico ma non permetterò mai che minaccino il mondo con l'atomica".

E mentre alcune indiscrezioni raccontano che a convincere il Presidente a bloccare tempestivamente l'attacco sarebbe stata proprio una trasmissione televisiva, Trump annuncia per la giornata di oggi nuove sanzioni.

I cyber-attacchi premeditati

Ma nelle stesse ore in cui i bombardieri rientravano nelle rispettive basi, dagli Stati Uniti sarebbero partiti segretamente degli attacchi informatici premeditati contro i sistemi di controllo missilistici iraniani come risposta intimidatoria al recente abbattimento del drone ed all'attacco alle petroliere nel golfo dell'Oman.

Secondo fonti dell'Intelligence, gli hacker sarebbero riusciti a bloccare i computer che comandano i missili e che controllano la difesa aerea ed i sistemi di rilevamento delle navi nello stretto di Hormuz. Da Washington, ovviamente, nessuna conferma ma da Teheran, invece, dove i parlamentari hanno intonato lo slogan "Morte all'America" dopo che il vice-presidente ha accusato gli Stati Uniti di essere gli unici veri terroristi, arrivano nuove minacce. " Se Washington ed i suoi alleati ci aggrediranno, si scatenerà l'inferno" ha dichiarato il portavoce delle forze armate.

La rappresaglia americana e la decisione di Trump

Dopo l'abbattimento del drone americano da parte degli iraniani, a soli pochi giorni di distanza dall'attacco alle petroliere statunitensi nel golfo dell'Oman, Donald Trump decide inaspettatamente di bloccare la rappresaglia ormai pronta nei confronti dell'Iran a soli 10 minuti dallo start ( rappresaglia che era già stata anticipata da un messaggio inviato al capo di stato dell'Iran ed in cui il Presidente annunciava un imminente attacco).

Niente più raid aerei, niente più risposta militare punitiva, almeno per il momento. Determinazione alla quale gli USA erano arrivati e che lo stesso Trump aveva già fatto intendere durante una conferenza stampa. Il Presidente ha poi spiegato su Twitter il motivo che ha portato gli Stati Uniti a bloccare tempestivamente la rappresaglia verso l'Iran: le conseguenze derivanti sarebbero state troppo sproporzionate rispetto all'abbattimento di un drone senza pilota. 150 persone, infatti, avrebbero rischiato la vita durante l'attacco e troppi sarebbero stati i rischi da correre di fronte ad un atto che, di fronte agli occhi di tutto il mondo, sarebbe stato considerato come una dichiarazione di guerra vera e propria. Il caso del drone, inoltre, risulta ancora un'incognita: non si sa ancora con precisione dove il velivolo senza pilota abbattuto dagli iraniani stesse volando.