Il governo Conte sta vivendo una fase di forte fibrillazione, soprattutto per il conflitto sulla riforma della Giustizia che sta portando avanti il Guardasigilli Alfonso Bonafede ma che non piace a Matteo Renzi e Italia Viva, che potrebbero mettere a repentaglio la tenuta del governo. Il rapporto tra il premier Giuseppe Conte e Matteo Renzi sembra essere ai minimi storici.

Questa situazione come viene percepita dagli elettori? A dare le prime risposte è un sondaggio elettorale di Index Research per Piazzapulita, la trasmissione de La 7 condotta da Corrado Formigli, diffuso nella serata del 13 febbraio.

Lega in flessione ma di gran lunga primo partito

Un dato lo si può evincere subito dai numeri. La vicenda sulla prescrizione ha dato molta visibilità a Matteo Renzi e Italia Viva, ma questa esposizione mediatica non sembra dare risultati dal punto di vista politico. Italia Viva stenta a decollare nei sondaggi elettorali e in questo momento le verrebbe assegnato solo un 4,1%.

Il primo partito politico del paese risulta essere di gran lunga è la Lega. Nonostante la forza guidata da Matteo Salvini sia in leggera flessione rispetto alla rilevazione precedente (-0,6%), ora è quotata al 30,9%. A grande distanza segue il Partito Democratico. La forza Politica guidata da Nicola Zingaretti risulta godere di un momento di buona salute, guadagnando 8 decimi rispetto alla settimana precedente e attestandosi ad un 20% netto.

Continua invece la discesa del Movimento 5 Stelle. La forza ora guidata da Vito Crimi è quotata al 15% tondo tondo, in calo dello 0,2% rispetto alla settimana precedente. La formazione grillina è insidiata da vicino da Fratelli d'Italia, che si trova al quarto posto con l'11,3%, in crescita dello 0,2% in sette giorni.

Uno scenario inimmaginabile fino a pochi mesi fa. Se la Meloni continuerà questo trend di crescita e i 5 Stelle la propria flessione non pare un'utopia vedere anche la possibilità di un sorpasso.

Resta sostanzialmente stabile Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi - che ormai numericamente è la terza forza dello storico centrodestra - si attesta al 5,9% dei voti. Sommando il voto dei partiti di centrodestra, la coalizione sfiora il 50% dei consensi.

Azione di Carlo Calenda fatica

Analizzando le forze minori si vede che gli "altri di sinistra" sono quotati al 3,1% (in calo dello 0,2% in sette giorni), mentre Azione dell'ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda non riesce a imporsi: 2,1% è il consenso attribuitogli in questo momento.

Al 2% esatto troviamo sia Più Europa della Bonino che i Verdi. Cambiamo di Giovanni Toti ha l'1% dei voti.

Le altre forze politiche minori, sommate assieme, sarebbero al 2,6%. Gli indecisi e coloro che potrebbero non votare, al momento, sarebbero il 36,1%.