Mario Cipollini torna ad attaccare il commissario tecnico della Nazionale di Ciclismo Davide Cassani. Nei giorni scorsi erano uscite voci che sostenevano come Vincenzo Nibali potrebbe essere escluso dai titolari nella formazione dell'Italia per le Olimpiadi di Tokyo. Nibali non farebbe parte dei cinque titolari. Anche se Cassani ha poi sostenuto che ci sono alcune settimane ancora per verificare le condizioni degli atleti e nessuna decisione è presa, Cipollini effettua diverse considerazioni nel video.

Mario Cipollini: "Trovo strano che un commissario tecnico faccia così"

"Ne parlo con voi - si rivolge al suo pubblico di Facebook Mario Cipollini - e trovo strano il comportamento di un commissario tecnico alla fine di un Giro d'Italia corso da Vincenzo Nibali in una situazione complicata con l'incidente che gli ha impedito di allenarsi come voleva. Nibali è arrivato al Giro facendo da chioccia a Giulio Ciccone. Le situazioni negative hanno portato a chiudere il Giro per quel team in modo complicato. Mi sono immedesimato in Nibali, un atleta di quel livello arriva a casa, finisce il Giro e ha bisogno di resettare quello che è accaduto. Servono nuovi stimoli, ci sono equilibri sensibili da mettere a posto.

Mentre sei alla ricerca di nuovi equilibri sentirsi dire che farà la riserva alle Olimpiadi, mi lascia perplesso". "Al di là dell'atteggiamento di un commissario tecnico, mi riferisco al ruolo di amico, il ct deve essere anche un confidente, un consigliere, mi ricordo le telefonate di Alfredo Martini e di Franco Ballerini.

Il lore stile era ben diverso da quello dimostrato da Davide Cassani"

Super Mario: "Quale è l'utilità di allontanare subito Nibali"

"Quale è l'utilità di allontanare subito Nibali dopo le prestazioni del Giro d'Italia? Si chiede Cipollini che prosegue: "Da qui alle Olimpiadi passa molto tempo e un atleta come Vincenzo può andare in condizione.

L'idea di eliminarlo subito va a ledere il rapporto tra commissario tecnico e un campione. Apro anche una parentesi: Non me ne voglia Elia Viviani, ma sarebbe stato giusto se il ruolo di portabandiera a Tokyo toccasse a Vincenzo Nibali. Ben venga che un ciclista porti emblema del nostro paese ma lui lo avrebbe meritato".

"Penso anche che Caruso, Moscon, Ulissi e Formolo non avrebbero dispiacere ad avere un uomo di esperienza come Vincenzo, anche nella gestione delle emozioni prima di una gara di quel tipo come le Olimpiadi. Penso sia stato inopportuno, e mi metto nei panni di Nibali che avrebbe avuto bisogno di un amico: a mio avviso, Cassani dovrebbe avere avuto la sensibilità di andare a corteggiare Vincenzo".

Ora non resta che attendere se sul tema ci saranno nuove dichiarazioni del commissario tecnico Davide Cassani e dello stesso Vincenzo Nibali.