Dopo il lungo vertice tra i Paesi dell'Unione Europea chiamati ad adottare misure per fronteggiare l'emergenza economica insita e connaturata alla pandemia da Coronavirus è stato deciso di rimandare ogni decisione di quindici giorni al fine di mettere a punto una strategia comune di ampio respiro.

Molto dura è stata la reazione di Matteo Salvini nell'apprendere la notizia. Il segretario della Lega ha infatti duramente criticato l'operato di Bruxelles sottolineando come le Istituzioni europee e il governo tedesco non abbiano capito "che le persone stanno morendo".

Se non si interviene subito, ha affermato sempre Salvini, restare nell'Ue non avrebbe più molto senso.

Coronavirus, il duro giudizio di Salvini sull'Ue

Molto critico dunque il giudizio di Matteo Salvini sull'Unione Europea nell'intervista rilasciata quest'oggi al quotidiano online Affaritaliani.it. "L’Europa si prende altri quindici giorni di tempo per decidere che fare, se, chi e come aiutare" - ha detto il segretario della Lega - "Servono misure immediate visto che le persone stanno morendo oggi ma domani potrebbero non farcela a causa della povertà".

Nel corso del medesimo intervento lo stesso Salvini ha voluto esprimere dunque "un pensiero di schifo e vergogna" per le politiche dell'Europa e della Germania che sembrano non accorgersi della gravissima situazione che si sta vivendo.

Secondo il segretario della Lega questa Europa è una "schifezza", una decisione del genere secondo lui non andava rimandata: "Ma andate tutti a quel paese" ha chiosato Salvini (il numero uno della Lega non ha usato proprio queste parole ma il senso è lo stesso, ndr.).

Coronavirus, Salvini: 'Ha senso stare nell'Ue?'

Nell'ambito dello stesso intervento Salvini si è chiaramente domandato se abbia dunque ancora senso l'adesione all'Unione Europea: "Ha ancora senso stare nell'Ue?". Secondo l'ex Ministro dell'Interno si è davanti ad "un covo di serpi e sciacalli".

Prima bisognerà pensare a sconfiggere il coronavirus, dopo di che, ha aggiunto il leader del Carroccio, si potrà ripensare all'Europa e se necessario bisognerà andarsene, anche senza ringraziare.

Coronavirus, Salvini chiede il blocco delle scadenze allo Stato italiano

E nella giornata di oggi, in collegamento con Tele Lombardia, lo stesso Salvini ha chiesto misure urgenti a tutela delle aziende e di tutti i lavoratori italiani inclusa la sospensione di ogni tipo di scadenza e adempimento fiscale.

L'ex Ministro dell'Interno ha sottolineato come un'altra battaglia della Lega sia quella di sbloccare al più presto la cassa integrazione per 15 milioni di lavoratori italiani che stanno già pagando il caro prezzo del coronavirus: "I soldi servono ora, la gente cosa mangia per un mese?"