Oltre a gestire la crisi del Coronavirus nell'immediato - tenendo a bada sia l'aspetto sanitario che quello economico - le forze politiche stanno pensando al futuro del Paese. Da gestire, oltre all'emergenza sanitaria, ci sarà infatti una grave crisi economica che potrebbe richiedere interventi forti a partire dai prossimi mesi.
Francesco Verderami del Corriere della Sera valuta positivamente il clima di collaborazione che si sta creando tra tutti i partiti e non esclude che in futuro si possa considerare l'ipotesi di Mario Draghi come Presidente del Consiglio a capo di un governo di unità nazionale.
Coronavirus, l'indiscrezione del Corriere della Sera
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera le forze politiche starebbero dunque pensando all'ipotesi di un "governo di unità nazionale" guidato da Mario Draghi, accademico, economista ed ex Presidente della Banca Centrale Europea.
Di fronte all'ipotesi di un crollo drastico del Prodotto interno lordo sarà necessaria una "manovra choc" e per approvarla servirà un "patto nazionale" tra tutte le forze politiche in campo. E il nome di Draghi sembrerebbe il più gradito all'interno delle varie fazioni.
Coronavirus, un governo di ricostruzione
Sul Corriere vengono riportate le parole del Capo dello Stato e l'invito all'unità considerato che l'Italia potrebbe trovarsi nelle stesse condizioni economiche del secondo dopoguerra.
E non a caso Verderami parla di "governo di ricostruzione" proprio per sottolineare il grande stato di emergenza.
Fino a che punto infatti, si chiede il giornalista, si potrà chiedere all'attuale opposizione di aderire "al principio di unità nazionale", senza immaginare in futuro la loro partecipazione ad un governo di larghe intese?
Coronavirus, le possibili soluzioni dopo l'emergenza
All'interno della maggioranza di governo si prendono in esame diversi scenari. Se il Ministro della Cultura Dario Franceschini sottolinea che "oggi è in campo la Nazionale" allora tutti, nessuno escluso, dovranno partecipare. La questione Politica di un nuovo governo non è al momento all'ordine del giorno e dovrà pertanto essere affrontata una volta che l'emergenza sanitaria legata al coronavirus sarà finalmente terminata.
Ma a lungo andare, sottolinea il giornalista, non si potrebbero escludere scenari come appunto governi di larghe intese visto che la strada del voto sarebbe da escludere. Ed è difficile, secondo Verderami, che la situazione politica possa restare così com'è adesso fino al 2022.
Coronavirus, l'ipotesi Draghi Presidente del Consiglio
Nel centrodestra l'ipotesi di Mario Draghi non dispiacerebbe alla Lega e nemmeno a Forza Italia. Il suo nome potrebbe accontentare anche alcuni dirigenti di Fratelli d'Italia. Per ora però, sottolinea il giornalista, "vanno costruite le condizioni per favorire il disegno". E l'emergenza coronavirus deve concludersi.
L'ex Presidente della Bce potrebbe essere il giusto profilo, non essendo una figura di parte. "Draghi ha il profilo giusto e nessuna controindicazione politica". E non si esclude neanche che in futuro possa diventare il successore di Sergio Mattarella al Quirinale.