Sta diventando un giallo quello del prestito di 50 milioni di euro alla Tunisia effettuato dalla Cassa Depositi e Prestiti italiana. A darne notizia sul suo profilo ufficiale Facebook è stata, mercoledì 25 marzo, l’Ambasciata d’Italia in Tunisia, informando che “l'Italia, tramite la CDP, ha versato 50 milioni di euro a titolo di credito d'aiuto alla Banca Centrale tunisina”. Comunicato subito ripreso dai più importanti organi di informazione italiani, tra cui Ansa e Repubblica. Il post in questione è però misteriosamente sparito dalla pagina dell’Ambasciata qualche ora dopo.
Ma ormai lo screen shot ‘incriminato’ era finito sui social network provocando l’indignazione di migliaia di utenti. Tra questi, anche due esponenti della Lega, Silvia Sardone e Lucia Borgonzoni. L’europarlamentare leghista, in particolare, parla di “regalo” alle imprese tunisine mentre quelle italiane sono “disperate” per colpa dell’emergenza in sanitaria in corso.
Il post dell’Ambasciata d’Italia in Tunisia poi cancellato: ‘Versati 50 milioni’
La prima agenzia di stampa a battere la notizia dell’avvenuto prestito italiano alla Tunisia è l’Ansa. “L'Italia, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, ha versato 50 milioni di euro a titolo di credito d'aiuto alla Banca Centrale tunisina - si legge nel post dell’Ambasciata italiana a Tunisi riportato dall’Ansa - questa somma è destinata a sostenere le imprese tunisine”.
Insomma, parole inequivocabili che, infatti, spingono il quotidiano Repubblica a commentare come segue: “Il Governo italiano, per il quale la Tunisia è Paese prioritario di cooperazione, ha annunciato un credito di aiuto di 50 milioni di euro per far fronte all’emergenza”.
La reazione di Lucia Borgonzoni della Lega: ‘Qualcosa non torna’
Come accennato, il 27 marzo il post è stato rimosso senza alcuna spiegazione dalla pagina Fb dell’Ambasciata italiana. Senza però riuscire a placare le polemiche social per il presunto ‘regalo’ fatto alle imprese che operano in Tunisia, mentre quelle italiane sono piegate da una crisi economica senza precedenti.
“È ufficiale: l’Italia ha versato 50 milioni di euro alla Tunisia. Le barzellette - commenta l’ex candidata della Lega in Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni - 50 milioni alle imprese tunisine, invece per le micro imprese, e cioè le partite IVA, le piccole e medie imprese (PMI), i professionisti e le ditte individuali italiane, una moratoria da 220 miliardi di euro. C’è qualcosa che non torna, cosa dite?”.
PAZZESCO! IMPRESE ITALIANE DISPERATE E NOI DIAMO SOLDI A QUELLE TUNISINE
Il #Governo, come segnala l'ambasciata tunisina, regala 50 milioni alle imprese tunisine per l'emergenza #Coronavirus. Soldi che sarebbero stati utili per ospedali, partite iva, imprese! #Tunisia pic.twitter.com/EoCumlCi9I
— Silvia Sardone (@SardoneSilvia) March 27, 2020
Le accuse di Silvia Sardone: ‘Governo regala 50 milioni alla Tunisia’
A supportare l’offensiva della Lega contro il prestito italiano alla Tunisia ci pensa Silvia Sardone.
“Il Governo regala 50 milioni alla Tunisia mentre l’Italia è nel dramma, vergogna”, denuncia su Twitter l’europarlamentare del Carroccio scrivendo esplicitamente di ‘regalo’ e non di ‘prestito’. “Pazzesco - prosegue poi nel suo sfogo - imprese italiane disperate e noi diamo soldi a quelle tunisine. Soldi che sarebbero stati utili per ospedali, partite IVA e imprese”.