Anche Giorgia Meloni interviene sulla possibile crisi di governo. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha ribadito a più riprese di essere pronto a staccare la spina al governo guidato da Giuseppe Conte. Esperienza giallorossa terminata a suo avviso, a meno che il presidente del Consiglio non accetti le proposte del suo partito sulla gestione del Recovery Plan. Dall’altra parte, il premier afferma di non credere che qualcuno dei partiti che sostengono il suo governo voglia aprire una crisi proprio in un momento così drammatico per il nostro Paese.
Durante la conferenza stampa di fine anno, Conte rassicura comunque che, nel caso in cui dovesse venire a mancare la fiducia di parte della maggioranza, si ricorrerebbe ad un “passaggio parlamentare” che attesti ufficialmente la crisi. Nel dibattito interviene anche la leader di Fratelli d’Italia, proponendo di presentare una mozione di sfiducia contro Conte allo scopo di far uscire allo scoperto i renziani.
Crisi di governo, Conte: ‘Non possiamo permetterci di galleggiare’
Nella giornata di mercoledì 30 dicembre, il presidente del Consiglio tiene la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Nel corso del lungo colloquio intrattenuto con i giornalisti a Palazzo Chigi, Conte si sofferma anche sulla più volte paventata crisi di governo.
“Non possiamo permetterci di galleggiare, in questo clima di azione sospesa - afferma il premier - ci confronteremo sulle priorità e tutti saremo chiamati ad assumerci le rispettive responsabilità”. Conte rassicura di non voler lanciare alcun “ultimatum” e cita Aldo Moro, secondo il quale “non sono ammissibili in Politica perché portano a un precipitare delle cose”. Insomma, Conte, pur non pronunciando mai il nome di Renzi, dichiara di essere per il “dialogo e il confronto”.
Conte: ‘Se verrà meno fiducia di qualcuno ci sarà passaggio parlamentare’
Parlando della possibile crisi di governo, Giuseppe Conte si limita poi a confermare che “se verrà meno la fiducia di una forza di maggioranza, ci sarà un passaggio parlamentare e tutti esprimeranno la propria posizione assumendosi la responsabilità”.
Anche se aggiunge di non credere che qualcuno possa far cadere il governo con l’emergenza pandemica ed economica da fronteggiare. Quasi contemporaneamente, Matteo Renzi, in Senato per il voto di fiducia sulla manovra economica, decide anche lui di citare lo statista democristiano. “La verità illumina e dà coraggio”, afferma il leader di Iv durante la dichiarazione di voto sulla fiducia alla legge di bilancio, confermando anche che, almeno per il momento, il suo partito continuerà a sostenere Conte.
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Giorgia Meloni sulla crisi di governo: ‘Non ci credo’
Nel botta e risposta tra Conte e Renzi, si inserisce anche Giorgia Meloni. La leader di Fdi pubblica un lungo post su Facebook nel quale, per prima cosa, respinge al mittente le ricostruzioni giornalistiche che dipingerebbero il suo partito come il “migliore alleato di Conte”, a causa della sua indisponibilità a formare un governo con Renzi, o anche con Pd e M5S.
Meloni dice di non credere alla “buona fede” del leader di Italia Viva e alla sua “reale volontà di aprire una crisi di governo”. Ma, proprio per fugare ogni dubbio, propone di “presentare una mozione di sfiducia” contro Conte e il suo governo. “Così vedremo chi vuole mantenere in vita l’attuale esecutivo e chi invece vuole mandarlo veramente a casa”, chiosa per concludere.