Il vaccino contro la Covid è il tema più dibattuto a livello nazionale. Affinché il Coronavirus resti solo un ricordo sarà necessario arrivare all'immunità di gregge. Serviranno mesi e soprattutto che una larga fetta di popolazione decida di vaccinarsi. Ed è per questo che ci si interroga sul lasciare la scelta al buonsenso degli italiani o se disporre che sia obbligatorio. In gioco non c'è solo la tutela della propria salute, ma anche quella collettiva. Risultano, in tal senso, particolarmente indicative le parole rilasciate dal coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo.
Questi, che è anche un medico, ha puntualizzato come, a suo avviso, il vaccino dovrebbe essere obbligatorio per alcune categorie. Un'idea quella di Miozzo che va al di là delle professionalità impiegate nel settore sanitario. Tra l'altro ha anche anticipato il fatto del "passaporto sanitario" per i viaggi internazionali.
Vaccino obbligatorio? Miozzo spiega il suo punto di vista
"Per alcune categorie i vaccini anti-Covid deve essere obbligatorio?". È esattamente questo l'interrogativo che viene rivolto ad Agostino Miozzo sulle colonne de Il Messaggero. La sua risposta è abbastanza netta: "Si, senza dubbio". E nel novero delle categorie a cui il coordinatore del Cts fa riferimento ci sono tanti settori.
Oltre, infatti, a personale medico, infermieristico e impiegati nel settore sanitario in genere, cita ad esempio anche coloro i quali assiste gli ospiti delle Rsa e chi si occupa delle pulizie.
Quando gli viene fatto notare che già così si arriverebbe ad un grande numero di cittadini che sarebbero interessati da una sorta di obbligatorietà, Miozzo non ha indietreggiato.
"Ma io - ha aggiunto - andrei anche oltre. Penso a tutte le strutture pubbliche, alle scuole, a chi lavora a contatto con le persone".
Passaporto sanitario nel futuro secondo Miozzo
Miozzo ha comunque puntualizzato come la prima fase dovrà però essere quella di convincimento, spiegando agli italiani l'importanza della vaccinazione attraverso campagne informative adeguate.
"Se la percentuale resta troppo bassa, allora si prendono misure più serie".
L'esempio che viene fatto riguarda le forze armate. Per accedere ai corpi è è necessario avere fatto alcuni vaccini, l'idea è che il principio si possa avere facoltà di estenderlo a medici ed infermieri.
Un'imposizione collettiva immediata finirebbe, però, per dare fiato a negazionisti e complottisti. Miozzo lo ha ammesso chiaramente: "Rendere obbligatorio il vaccino per tutti, da subito, può essere controproducente, rischi di alimentare l'irrazionalità no-vax",
Ed è questo il presupposto per il quale sono in molti a chiedere che prima si lavori con un'opera di sensibilizzazione rivolta ai cittadini.
Tuttavia, all'orizzonte sembra esserci un cambiamento anche a livello internazionale rispetto alla mobilità delle persone. "Nel prossimo futuro - ha evidenziato Miozzo - sarà obbligatorio essere vaccinati per viaggiare , si va verso il passaporto sanitario".