Nel 2020, secondo i dati Eurostat, la Cina detiene il primato degli scambi commerciali con l'Europa con un aumento del 5,6% delle esportazioni verso l'UE e con il 2,2% delle importazioni dall'Unione Europea. Proprio nello stesso periodo, però, l'Europa ha subito un crollo delle esportazioni verso gli Stati Uniti dell' 8,2% e un calo pari al 13,2% per quanto riguarda le importazioni.
Questo è il quadro generale emerso dal comunicato Eurostat del 15 febbraio scorso nel quale, in maniera dettagliata, vengono evidenziate le variazioni Paese per Paese rispetto al 2019. La pandemia da Covid-19 ha giocato un ruolo importante su Affari e Finanza e sugli scambi commerciali, la Cina infatti, avendo chiuso e riaperto prima rispetto agli altri Paesi colpiti dalla pandemia, ha contribuito a mantenere attive le esportazioni europee verso il proprio Paese, specialmente per quanto riguarda beni di lusso.
Tutto ciò ha contribuito a penalizzare gli scambi commerciali con gli Stati Uniti. Gli Usa, comunque, rimangono un riferimento fondamentale per l'Europa, infatti il cambiamento in atto potrebbe essere solo temporaneo e nel post pandemia gli Stati Uniti potrebbero tornare ad avere un ruolo dominante.
La Cina avanza rispetto agli Usa, aumentano gli investimenti esteri, in testa i settori farmaceutici e telecomunicazioni
Il rapporto UNCTAD (Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo) pubblicato recentemente conferma che nel 2020 gli investimenti delle aziende straniere in Cina sono aumentati del 4%. Gli importanti investimenti nella Repubblica Popolare Cinese la rendono il Paese più attrattivo al mondo, infatti il Pil è cresciuto del 2,3% rispetto al 2019, mentre gli Stati Uniti hanno subito un crollo degli investimenti del 49% rendendoli il Paese più colpito.
Dal rapporto emerge infatti che la Cina risulta - nel 2020 - il Paese con la più grande concentrazione di investimenti diretti esteri (IDE) con un aumento dell'11 % per le industrie HI-Tec, e del 54% sulle fusioni e acquisizioni che riguardano specialmente settori farmaceutici e telecomunicazioni.
L'accordo Ue-Cina potrebbe consolidare la posizione del colosso asiatico a livello globale
Il super-accordo sugli investimenti siglato recentemente tra Europa e Cina, arrivato dopo un negoziato di sette anni con 35 incontri, è destinato a rafforzare i rapporti commerciali tra i due. L'accordo infatti migliora le condizioni di accesso sia per i mercati europei, sia per i mercati del gigante asiatico, semplificando la normativa e garantendo più trasparenza e legalità negli investimenti.
L'accordo, vantaggioso per la Cina a livello geopolitico, ha contribuito a creare un clima distensivo con l'occidente, in particolare con l'Ue, ma nello stesso tempo ha infastidito gli Stati Uniti, i quali avrebbero preferito che l'Europa si fosse confrontata con loro prima di agire.