Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella serata di ieri 3 dicembre ha firmato il cosiddetto "Dpcm Natale", che è in vigore dalla mezzanotte del 4 dicembre fino a tutto il 15 gennaio del 2021. Le misure previste sono state studiate per non far tornare a crescere la curva epidemiologica e contenere il contagio da Covid-19, evitando così la temuta "terza ondata".

Divieti ed eccezioni sugli spostamenti dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021

Nel decreto varato il 3 dicembre dal Governo e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è previsto il divieto di spostamento dal 21 dicembre al 6 gennaio tra le regioni, anche per chi vorrà andare nelle seconde case.

Nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio 2021 il divieto di spostamento è esteso anche tra comuni, ma sarà consentito comunque di rientrare presso la propria abitazione o residenza. Gli altri casi che fanno eccezione sono i soli motivi di lavoro, salute o studio.

'Coprifuoco': rimane dalle 22 fino alle 5, ma per capodanno è esteso fino alle 7 con stop ai veglioni

Nel "Dpcm Natale" si conferma il "coprifuoco" dalle ore 22 alle ore 5. Per il giorno di capodanno invece il coprifuoco sarà in vigore dalle ore 22 del giorno 31 dicembre 2020 fino alle 7 del 1 gennaio 2021. In quelle fasce orarie gli spostamenti saranno consentiti solamente per motivi di salute, di lavoro o per situazioni di necessità con la raccomandazione di utilizzare il meno possibile il trasporto pubblico.

Per chi passerà il capodanno in strutture alberghiere, niente cene o veglioni, sarà consentito solamente il servizio in camera dalle ore 18 di giovedì 31 dicembre alle ore 7 di venerdì 1 gennaio 2021.

Negozi, ristoranti, centri commerciali e impianti sci: cosa dice il Dpcm

Le attività commerciali e i negozi, fino al 6 gennaio, potranno restare aperti fino alle ore 21 anche nelle giornate festive e prefestive, mentre nei giorni di festa e prefestivi saranno chiusi i negozi all'interno dei centri commerciali e complessi simili ad esclusione dei tabacchi, farmacie e parafarmacie, edicole e generi alimentari compresi anche prodotti agricoli, fiori e piante.

I ristoranti che sono nelle "zone gialle" saanno chiusi dalle ore 18, con possibilità di asporto fino alle 22, ma potranno lavorare per il pranzo di Natale prevedendo al massimo 4 persone per tavolo.

Gli impianti sciistici riapriranno agli sciatori non professionisti il prossimo 7 gennaio. La riapertura sarà però subordinata dalle linee guida, volte ad evitare assembramenti e a garantire il contenimento del contagio da Covid-19, che le regioni e provincie autonome presenteranno al Comitato Tecnico Scientifico, che ha sua volta dopo un'attenta valutazione esprimerà il suo giudizio.