Giuseppe Conte ha commentato tramite un post su Facebook la mancata approvazione del Ddl Zan.
Secondo il presidente M5S l'approvazione della tagliola e il conseguente affossamento della legge è un passaggio a vuoto su una strada di civiltà che avrebbe portato l'Italia su un percorso di di contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza per l'orientamento sessuale. Secondo Conte chi si rallegra per l'andamento del percorso legislativo del Ddl Zan dovrà renderne conto agli elettori.
Ddl Zan: cosa è successo
Grazie alla votazione segreta, il Senato della Repubblica ha approvato la tagliola sul Ddl Zan. Ma cos'è esattamente la tagliola? Si tratta di un espediente permesso dall'articolo 96 del Regolamento del Senato, in base al quale "prima che abbia inizio l'esame degli articoli di un disegno di legge, un senatore per ciascun Gruppo può avanzare la proposta che non si passi a tale esame". Le proposte sono arrivate da parte dei senatori di Fratelli d? Italia e Lega e, la conseguente approvazione a scrutinio segreto della stessa ha rimandato a data da destinarsi l'approvazione della legge
Le conseguenze
Luigi Di Maio è intervenuto a Radio Anch'Io lasciando poco spazio a discussioni.
Secondo il Ministro degli Esteri il Ddl Zan sarebbe dovuto diventare legge in poco tempo, considerando anche le forti discriminazioni che comunità LGBT è costretta a subire nel nostro paese. L'ex capo politico M5S ha definito la votazione in senato "inaccettabile".
I risultati del voto segreto si stanno facendo sentire nellla vita Politica del nostro paese. Elio Vito, responsabile responsabile del dipartimento Difesa e sicurezza di Forza Italia e tra i maggiori sostenitori del DDL Zan si è dimesso in seguito ai risultati della votazione. Andrea Marcucci, senatore PD, parla di un evidente travaso di voti a destra(circa 20) che ha consentito il risultato e fa autocritica parlando di "errori" e "grave danno per il paese".
Esulta Matteo Salvini che non ha lesinato pesanti critiche al centrosinistra: "Sconfitta l'arroganza di PD e 5stelle". Secondo il leader della Lega, i proponenti della legge hanno rifiutato tutte le proposte di mediazione avanzate dal centrodestra e il risultato sarebbe figlio di questo atteggiamento poco costruttivo.
Il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, ritiene che arrivare in aula senza aver trovato prima un accordo tra le forze politiche sia stato un atteggiamento irresponsabile, puntando così il dito contro il centrosinistra che non ha voluto rimandare la discussione di una settimana per continuare la discussione in merito al provvedimento fortemente voluto da PD e M5S.