In una lunga intervista al Corriere della Sera, pubblicata poi sul proprio profilo Facebook, il presidente M5S Giuseppe Conte fa il punto della situazione, toccando tutti i temi scottanti della discussione Politica.

Le scelte della politica del M5S

Il presidente Conte non rimpiange nulla di quanto fatto finora. Secondo l'ex premier le polemiche giornalistiche e dei competitor politici sarebbero una conferma che il M5S è sulla strada giusta. Il processo di rilancio del Movimento, secondo l'ex Premier, è ai nastri di partenza e già starebbe incutendo timore a chi si oppone alle politiche dei grillini.

Conte fa sapere di aver avuto un'interlocuzione con Draghi di recente: il reddito resterà in piedi ma verrà modificato in base alle idee del Movimento, afferma infatti: "Leali a Draghi ma rispetti gli impegni". Conte ribadisce la fiducia al governo e di non aver aderito all'esecutivo a scatola chiusa e che: "Spetta alle forze responsabili dialogare con i cittadini che rifuggono la violenza". Successivamente Conte torna sul cashback, che potrebbe subire una revisione, ma - spiega - "è importante per la digitalizzazione dei pagamenti e il contrasto all'evasione" con un occhio alla digitalizzazione. Per quanto riguarda Quota 100, il presidente M5S conferma le ultime voci di una cancellazione della misura: "Quota 100, non ha retto l'analisi costi/benefici sulle casse pubbliche, per cui la soluzione migliore è puntare a meccanismi di pensionamento anticipato graduati sulla diversa gravosità del lavoro".

La posizione del M5S sul Quirinale

La prossima elezione del nuovo Presidente della Repubblica tiene banco nelle discussioni pubbliche. Dopo l'assoluzione di Berlusconi nel processo Ruby Ter, il nome del fondatore di Forza Italia è tornato alla ribalta come possibile successore di Sergio Mattarella. Per ora Giuseppe Conte non è interessato al totonomi e rilancia l'importanza dei monoliti ideologici dei 5stelle come l'efficace attuazione del Pnrr.

Non solo, l'ex premier rilancia il contrasto al caro bollette, la difesa delle famiglie e delle imprese. L'unico punto fermo sulla questione Quirinale è che i grillini non voteranno Silvio Berlusconi e appare poco interessato anche alla soluzione Draghi.

M5S e le alleanze

Le elezioni amministrative hanno mostrato una forte debolezza del Movimento 5 stelle quando si tratta di andare a raccogliere preferenze nei territori.

Conte ha già esposto il problema durante l'ultima assemblea dei gruppi parlamentari ribadendo che si dovrà assolutamente sui territori per "parlare faccia a faccia con i cittadini". Per quanto riguarda le alleanze l'avvocato chiude la porta ad Azione e Italia Viva ma lascia uno spiraglio aperto al campo largo progressista con il PD, purchè, appunto, non siano presenti i due partiti centristi. Porte chiuse dunque anche per il fronte repubblicano, vale a dire l'idea lanciata da Calenda di un'alleanza che abbia come obiettivo quello di fermare le forze populiste del centrodestra. Conte si è da poco insediato come presidente del Movimento e già si parla di un'eventuale scissione di almeno una decina di parlamentari. La ricetta per evitare la scissione, secondo Conte, è il lavoro di gruppo con il proposito di fare il bene del paese e dei cittadini.