Il fenomeno del granchio blu, specie aliena che ha colonizzato le acque italiane, sta diventando sempre più preoccupante. La risposta politica a questa emergenza è un Commissario straordinario, previsto dal Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida nella bozza del Decreto Legge che indica le azioni per il contenimento e il contrasto della diffusione di questa specie invasiva.

"Bisogna avere una strategia non solo per arginare i danni che vengono provocati ma anche per trovare una soluzione definitiva" ha commentato il ministro all'uscita da Palazzo Chigi, dopo la redazione del documento. "Se si fosse fatto in passato oggi non avremmo avuto probabilmente questi esiti".

Le misure contro il granchio blu

Il DL Agricoltura riguarda in generale la previsione di azioni per due emergenze legate alle produzioni alimentari italiane: la PSA (peste suina africana) e il granchio blu. In particolare, nel caso del granchio blu, le misure puntano a sostenere e sviluppare la filiera ittica, e contrastare la crisi economica legata alla diffusione incontrollata del crostaceo alieno.

I fondi stanziati per questa specifica azione ammontano a 12 milioni di euro per l’anno 2024. Per la gestione dell'emergenza verrà inoltre nominato un Commissario straordinario nazionale. Si tratta di un primo e importante passo, ma sarà fondamentale monitorare sia l'attuazione delle misure previste, sia adottare eventuali azioni correttive o integrative.

Il commissario straordinario

Il Commissario straordinario nazionale sarà individuato tra figure dotate di specifiche competenze. Una volta nominato rimarrà in carica inizialmente fino al 31/12/2026, con il compito di coordinare le azioni necessarie a risolvere il problema.

Per assistere il commissario è prevista la creazione di una struttura di supporto composta da personale non dirigenziale proveniente da diverse amministrazioni.

In particolare dai ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente, degli Affari economici, del Turismo, dei Trasporti e della Salute, oltre al Reparto Pesca Marittima del Corpo delle capitanerie di porto.

La minaccia del granchio blu

Nonostante sia presente fin dal secolo scorso, le capacità di adattamento del granchio blu l'hanno reso un problema sia per l'ambiente che per l'economia del comparto pesca. Le sue dimensioni e un comportamento aggressivo l'hanno trasformato in un incubo per le attività di pesca e acquacoltura.

Il crostaceo, sia per la grande diffusione che per la voracità, è una minaccia in particolare per gli allevamenti di cozze, ostriche e vongole, con un impatto su oltre il 50% della produzione.