Udienza con Papa Francesco nella sala Paolo VI in Città del Vaticano, per il personale ed i dirigenti della polizia di stato in servizio presso la Questura di Roma e l’ispettorato Vaticano; all’udienza è intervenuto anche il capo della Polizia Franco Gabrielli ed il Questore di Roma Guido Marino.
Fra i temi affrontati dal Pontefice nell’incontro con donne ed uomini in divisa.
le difficoltà e l’importanza del compito sociale da loro svolto. "Un lavoro faticoso che svolgete in silenzio e con profonda abnegazione", pensa questo il Papa quando vede le forze dell’ordine in piazza San Pietro impegnate a garantire la tranquillità e la sicurezza delle moltitudini di persone che giungono a Roma per trovare nella parola di Dio e nella visita alla tomba dell’apostolo Pietro il conforto alle sofferenze quotidiane.
ll ruolo centrale della famiglia
Parole a braccio e sentite quelle di Papa Francesco, che si è fatto portavoce di un suo pensiero che scaturisce dall’osservare i poliziotti al lavoro: “Alcune volte mi fa un po' di tristezza – ha detto papa Francesco con un fare quasi confessionale - quando esco e vi vedo lì a lavorare e penso, ma questa gente non dovrebbe stare a casa sua, con le famiglie.”
Proprio alla famiglia ed ai sacrifici quotidiani che anche e soprattutto a quelle dei poliziotti, sempre con il pensiero ai rischi che corrono i loro cari, si è rivolto l’appello del Papa, che ha sottolineato l’importanza di questa prima forma di comunità, dove si inizia ad imparare ad amare ed a compiere il bene, un luogo di aggregazione dove anche il male che si incontra nella vita può essere superato, parole che hanno senz’altro colpito maggiormente fra i presenti le famiglie delle vittime del dovere e del terrorismo che non hanno voluto mancare questo appuntamento insieme ai colleghi ed alle colleghe dei loro cari che hanno sacrificato la vita per la sicurezza e la libertà.
Sicurezza e libertà che oggi, ha continuato il pontefice, vi fanno affrontare nuove minacce, il male cambia forma ma non cessa di esistere, ma se pensiamo tutto il cammino di vita, anche quello della Sacra Famiglia è costellato di contraddizioni dolorose, culminate nella morte sulla croce di nostro Signore. Fra tanta solennità, il Papa, come suo costume non ha fatto mancare le spontanee battute, come quando si è rivolto al personale dei servizi moto montati, sottolineandone la grande abilità di guida che dopo la quiescenza potrebbe spalancarvi un futuro da acrobati “grazie ai vostri equilibri meravigliosi”.
Il capo della polizia Franco Gabrielli ha ringraziato a nome di tutti i poliziotti, il Papa per aver voluto questo incontro: “che è per tutti noi motivo di conforto”.