L' Election day, che prevede il voto in sette regioni si avvicina, mancano ormai solo 17 giorni al 31 maggio 2015, in cui si tornerà alle urne per le elezioni regionali. Scaduto il termine, lo scorso 2 maggio per la presentazione delle liste, partiti e movimenti hanno depositato simboli e nomi in vista del voto per rinnovare i consigli in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia, e in oltre mille Comuni, tra cui 20 città capoluogo. Sono elezioni che - come sempre - avranno ripercussioni non solo sul governo delle Regioni, ma anche sul quadro politico e per i rapporti interni ai partiti, si misurerà la forza del presidente del consiglio Renzi.

Elezioni regionali campania: quali i candidati

Per quando riguarda la regione Campania, sono sei i candidati che si contenderanno la presidenza della Regione Campania, ossia:

  • Stefano Caldoro (per il centrodestra);
  • Vincenzo De Luca (per il centrosinistra);
  • Valeria Ciarambino (per il Movimento Cinque Stelle);
  • Salvatore Vozza (per la sinistra);
  • Marco Esposito (ex assessore della prima giunta De Megistris);
  • Michele Giliberti (Forza Nuova).

Nella regione Campania, oltre al voto per le regionali, si effettueranno anche le votazioni comunali in 76 comuni.

Elezioni regionali 2015 in Campania: come si vota

Le elezioni regionali si svolgeranno domenica 31 maggio dalle 7 alle 23 e lo scrutinio si svolgerà immediatamente dopo, nel corso della notte. Ai seggi occorre presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale. Nel caso la tessera elettorale sia stata smarrita, può essere richiesto un duplicato in Comune. Vediamo nello specifico come si vota alle regionali:

  • una sola scheda ma due voti: su ogni scheda al fine della sua validità occorre apporre due voti, uno per il presidente, il secondo per una delle liste;
  • tornano le preferenze: la quale può essere doppia, per effettuarla basterà spuntare i nomi prescelti, un uomo e una donna.
La tornata elettorale avviene in un momento di particolare disaffezione dei cittadini nei riguardi degli amministratori locali, tanto che l'astensionismo è in grande aumento.