Domenica 1 dicembre si celebrerà la Giornata mondiale contro l'Aids, che come ogni hanno ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica su di una malattia che dal 1981 ad oggi ha ucciso oltre 25 milioni di persone. Questa manifestazione è nata nel 1988 ed è stata nel corso di questi anni condivisa da sempre più governi, organizzazioni ed associazioni in tutto il mondo perché l'Aids è ancora un male in grado di nuocere all'umanità.


Il modo migliore per sconfiggerlo resta la prevenzione. Fanno poi riflettere i dati diffusi dalla Società italiana di malattie infettive e tropicali, secondo cui in Italia i casi sono aumentati di 4mila unità l'anno. Nella maggior parte di questi casi le persone scoprono di aver contratto l'Aids solo quando la malattia è già ad uno stato avanzato. Altri dati allarmanti arrivano dall'Istituto Superiore di Sanità, che ha segnalato come nel 2012 sono stati riscontrate 3.853 nuove diagnosi, ovvero 6,5 nuovi casi ogni 100.000 cittadini.


Lo slogan dell'edizione 2013 per la giornata contro l'Aids è "no alle discriminazioni". Michel Sidibè, direttore esecutivo di Unaids, ha spiegato: "Per la prima volta possiamo vedere la fine dell'epidemia, possiamo dire che siamo iniziando a controllare la malattia. Eppure lo stigma, i pregiudizi, l'emarginazione dei malati sono ancora tra noi".


Il problema in realtà è anche un altro. I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia hanno difatti scoperto un nuovo e più aggressivo ceppo del virus HIV che può causare un più rapido e significativo sviluppo dell'Aids. Un ceppo che è in grado di favorire lo sviluppo del virus nel giro di circa 5 anni. Quindi in maniera nettamente più veloce rispetto agli altre 60 tipi di ceppi epidermici di HIV-1 scoperti finora.


Non resta che ripetere una sola parola: prevenzione. Domenica 1 dicembre durante tutta la giornata gli esperti del Telefono Verde Aids e IST, Infezioni sessualmente trasmesse, del ministero della Salute, risponderanno a vostri quesiti o dubbi e vi potranno fornire gli indirizzi dei centri di controllo a voi più vicini al numero verde 800.861.061, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.