Luogo comune, spesso associato alla conservazione degli alimenti, è l'idea che riponendoli in frigo o in congelatore si possa stare tranquilli. E' la cosa più errata che possiamo fare: per essere sicuri di non sbagliare e, di conseguenza, rischiare di mettere a repentaglio la propria Salute o quella dei nostri cari, è necessario assolutamente seguire le istruzioni di conservazione imposte dal produttore.

Quasi sempre, la maggior parte di noi consumatori, nemmeno presta attenzione alla data di scadenza impressa per legge sui cibi. Quantomeno, lo facciamo distrattamente, l'attimo in cui lo si mette nel carrello della spesa per poi dimenticarcene tranquillamente una volta a casa. Il dubbio, però, ci assale quando, dopo un periodo più o meno lungo ci ritroviamo tra le mani un prodotto scaduto, oppure arrivato al limite.

  • Interpretare le etichette: regola principale è leggere la data di scadenza del prodotto, che a seconda del tipo di alimento ed in base al suo involucro, si può trovate stampigliata in posti differenti. Fare attenzione quindi, se è riportata la dicitura: "Da consumarsi entro il .../.../..." significa che quell'alimento deve assolutamente essere consumato entro quella data e non oltre. Infatti, il produttore ci garantisce la piena integrità organolettica e salubrità di quel prodotto certamente fino a tale data. In caso tale scadenza venga superata, l'alimento non può essere consumato. Rientrano in questa categoria uova, latte sia fresco che Uht (lunga conservazione), insalate, carne cruda in vaschetta ecc. Quando invece in etichetta è riportata la dicitura: "Da consumarsi preferibilmente entro il ../.../..." significa che il prodotto in questione può essere tranquillamente consumato anche dopo tale data. Non vi saranno rischi per la salute e non farà male, solo che avrà perso o attenuato le sue proprietà organolettiche. Rientrano in questa categoria l'olio extravergine di oliva, pesce surgelato, succhi di frutta, caffè, biscotti, bibite, ecc.

  • Evitare danni alla salute (Consigli): carne macinata, hamburger, fettine, carpaccio ecc. vanno consumate entro le 24 ore, anche se sono riposte in frigo. Il latte confezionato, sia fresco che Uht, una volta aperta la confezione va consumato entro massimo 1 giorno. Per i cibi congelati in genere, le date di scadenza si invalidano se viene spezzata la "Catena del freddo" (-18°), in questo caso vanno consumati subito e mai ricongelati. Formaggi freschi o grattugiati vanno tenuti in frigo a 4°/6° gradi e consumati entro massimo 1 settimana. Le carote e i cavoli, se avvolti in pellicole o tenuti dentro gli appositi contenitori in pvc, possono arrivare a 15 giorni. Per quanto concerne i cibi cotti e poi congelati, possono durare dai 3 ai 6 mesi mentre il pesce e la carne dai 6 ai 12 mesi. Il caffè può arrivare anche fino ai 16/18 mesi, ma secondo l'opinione di esperti del settore, è preferibile consumarlo prima.