Il "pericolo" incombe sulla nostra Salute, a nostra insaputa. Anzi, quando siamo tranquilli e sicuri di noi, delle cose che facciamo tutti i giorni, della nostra igiene, della nostra casa, degli alimenti che ingeriamo e persino dell'aria che respiriamo, allora, è bene sapere che non si può abbassare la guardia.

E' risaputo che ogni prodotto che viene commercializzato è composto, oltre che dal cosiddetto "principio attivo", anche da una miriade di altre sostanze che nella stragrande maggioranza dei casi non riusciamo a classificare. Complici etichette poco chiare, spesso difficili da trovare, nascoste all'occhio distratto del consumatore, miniaturizzate all'inverosimile.

Queste sostanze "additive" presenti nel prodotto sono pericolose per il nostro organismo. Molte sono considerate causa scatenante di malattie quali allergie, asma, malattie del sangue, disturbi del cervello, Alzheimer, tumori alla pelle ecc.

Dove si trovano?

Queste sostanze potenzialmente cancerogene, cioè capaci di scatenare tumori, le possiamo trovare in qualsiasi prodotto da noi usato, oppure sotto forma di vapori rilasciati da oggetti, vernici, mobili. Praticamente ne siamo circondati. Con maggiore facilità si trovano dentro i prodotti per la cura della persona e per l'igiene della casa in primis, ma anche nel luogo dove quotidianamente lavoriamo o dimoriamo, per strada e anche nell'aria.

Per alcune di queste sostanze è difficile evitare il contatto, ad esempio, lo smog presente in città. Le altre invece le possiamo evitare facendo attenzione e usando il buon senso.

Quali sono?

Diciamo subito che sono molte ed è quasi impossibile catalogarle in questo contesto. Si calcola che siano oltre 870 le sostanze potenzialmente dannose, presenti seppur in piccolissime dosi, nei prodotti più disparati.

Intanto cerchiamo di capire quali sono le più comuni, quelle che potremmo incontrare con probabilità nel quotidiano:

  • Naftalina, Formaldeide: presenti soprattutto in molti deodoranti spray ambientali;



  • Diethanolamine, Monoethanolamine: presenti in alcuni tipi di cosmetici;



  • Alcohol (Isopropyl): integrato nelle tinture per capelli, in alcuni solventi, dopobarba e profumi;



  • Triethanofamine (TEA): sensibilizzatore presente in alcuni shampoo, lozioni, creme e anche gel;



  • Lindano: presente in alcuni insetticidi per animali, usati contro pulci e zecche;



  • VOC (Composti organici Volatili): presenti in pitture e vernici;



  • Parabeni, Urea, Kathon, Triclosan (Conservanti): presenti nei cosmetici in generale;



  • SLS, SLES (Tensioattivi Schiumogeni): presenti anche questi in molti cosmetici;



  • Nikel: anche questo presente nei cosmetici in generale, ma non è un ingrediente, cioè non è associato alla formula del prodotto, bensì risulta essere un residuo del processo produttivo del cosmetico stesso. In questo caso, essendo un "agente inquinante" la legge ammette la dicitura in etichetta  tipo "Nikel Tested", che sta ad indicare che il Nikel presente lo è in piccolissima parte (quantità ammessa).
Sicuramente queste sostanze, anche se ammesse e presenti in quantità infinitesimali nei vari prodotti, sono pur sempre potenzialmente pericolose e degne di massima attenzione. Basti pensare all'effetto cocktail dovuto all'uso di due o più prodotti nello stesso momento. Si consiglia sicuramente una attenta lettura dell'etichetta, e, nella scelta, privilegiare sempre i prodotti esenti da certe sostanze.