È giunto il tanto temuto picco epidemico per quanto riguarda l'influenza. I numeri, però, non sono alti come quelli delle stagioni scorse, si parla infatti di circa 2 milioni di italiani a letto. Autorevoli virologi dell'Università di Milano spiegano che il picco epidemico quest'anno è molto più basso a causa delle temperature relativamente miti di quest'inverno. Eppure i continui sbalzi termici hanno favorito non soltanto la diffusione dell'influenza 2013-2014 ma anche il proliferare di altre forme virali che è possibile definire simil-influenzali che comunque stanno tenendo a letto molte persone.

In questo articolo cercheremo di analizzare le varie forme influenzali che circolano, la maniera di riconoscere i sintomi, come attivare il processo di cura e perché colpisce soprattutto i bambini.

Influenza 2013-2014: il picco è basso ma attenzione ai sintomi

Il Ministero della Salute fa sapere che per quanto riguarda l'influenza c'è stata un'inversione di tendenza per quanto riguarda l'utilizzazione del vaccino antiinfluenzale. Secondo i dati forniti si può parlare di un vero e proprio allontanamento da questa procedura profilattica, anche se, conviene ripeterlo, per alcune categorie, come le persone anziane, i cardiopatici e gli immunodepressi, il vaccino contro l'influenza dovrebbe essere tenuto in alta considerazione.

Intanto conviene ricordare ancora una volta che, per parlare di influenza stagionale, occorre che siano presenti tre tipologie di sintomi: 1) la febbre alta e che sale repentinamente; 2) dolori articolari e muscolari; 3) sintomi respiratori come tosse, mal di gola, raffreddore forte.

Influenza 2013-2014: i bambini sono i più colpiti

Può essere utile consultare i dati dell'InfluNet, afferente all'Istituto Superiore di Sanità, per cercare di capire quali sono i soggetti più a rischio in questa influenza 2013-2014.

Secondo quanto riportato in questo studio, i più colpiti sono i bambini che ricoprono infatti il 40% del totale degli ammalati. Nella fascia d'età che va dai 0 ai 4 anni l'incidenza dell'influenza 2013-2014 è del 17,73 casi per mille, mentre negli adulti, si intende la fascia dai 15 ai 64 anni, l'incidenza è di 2,05 casi per mille.

Il consiglio è quello di monitorare con attenzione l'influenza nei bambini e qualora la febbre non dovesse passare nell'arco dei due/tre giorni previsti, conviene contattare un medico. Ricordiamo che l'influenza è portata da tre virus, nessuno dei quali particolarmente pericoloso, ma le complicanze sono sempre possibili e bisogna dunque stare sempre molto attenti.

Influenza 2013-2014: come agire nel processo di cura?

L'influenza, del resto come tutte le influenze stagionali, va lasciata sfogare. Trattandosi di un virus, non va debellato con medicinali ma deve essere l'organismo a combatterlo. In questo senso i virologi sostengono che è necessario lasciar sfogare la febbre, perché la febbre, anche molto alta, è un segno positivo perché significa che l'organismo sta reagendo al virus. In questo senso, il consiglio resta quello di utilizzare i farmaci da banco, il paracetamolo per la febbre, antidolorifici leggeri per i dolori muscolari, sintomatici per tosse, mal di gola e raffreddore. Il suggerimento è quello di calmare i sintomi ma di non azzerarli, sarebbe controproducente. La cura migliore per ristabilirsi resta il riposo, un organismo sotto stress reagisce con maggiore difficoltà all'attacco del virus. Al persistere dei sintomi influenzali, oltre i tre giorni, il suggerimento è quello di contattare un medico.