Quante volte abbiamo mangiato un gelato velocemente, sia per golosità sia per finirlo prima che si sciogliesse? Sempre. Ma un bambino americano ha lasciato nel giardino di casa un gelato acquistato in uno dei supermercati Walmart e 12 ore dopo la mamma, con stupore, lo ha ritrovato praticamente intero piuttosto che una pappetta sciolta. I giornali e le emittenti americane hanno diffuso la notizia spiegando che la causa della stranezza sta negli ingredienti.
Infatti nell' "ice cream sandwich" ci sono addensanti e stabilizzanti. Un caso simile avvenne per dei panini del Mc Donald's, quando una madre vide che dopo vari giorni non presentavano segni di deterioramento. La "U.S. Food and Drug Administration" ammette tali additivi ed anche in Italia e possibile trovare i grassi idrogenati nei prodotti che scegliamo sugli scaffali e nel banco frigo del punto vendita. E molto spesso è in un discount che troviamo confezioni di gelato con un prezzo molto conveniente e ne facciamo quindi scorta. Ma è preferibile spendere la stessa cifra riportando a casa non la quantità ma la qualità.
Poichè gli additivi sono legali la salute non dovrebbe essere a rischio per quanto riguarda la tossicità acuta, vale a dire gli effetti immediati dell'assunzione di dosi elevate della sostanza. Ma c'è da tener presente che negli alimenti e nelle bevande che in un anno ingeriamo è presente una quantità di additivi alimentari di circa 2-3 chilogrammi. Per questo i veri rischi sono tre, forse più insidiosi perchè spesso sottovalutati:
- Il primo è l'intossicazione cronica, conseguenza del ripetuto assorbimento di minime quantità non tossiche;
- L'effetto sinergico tra i vari additivi o tra un additivo ed altre sostanze chimiche, come farmaci o contaminanti ambientali;
- L'esposizione giornaliera, soggettiva perchè la quantità tollerata da un uomo adulto in buona salute non lo è sicuramente da un bambino, da un malato o da una donna incinta.