Continua a far paura in tutto il mondo il virus Ebola 2014, che in queste ore ha già provocato ben 930 morti: sono questi numeri aggiornati dall'ultimo bilancio realizzato dall'OMS. Spaventoso anche il numero de casi di epidemia di ebola accertati in Africa: ben 1700, di cui molti di questi malati si trovano in condizioni gravissime. L'ebola, quindi, continua a far paura e nelle ultime ore sarebbe stato accertato anche il primo caso di virus in Europa: Madrid in queste ore ha inviato un aereo militare, con un team medico, per il rimpatrio di un missionario di 75 anni, che ha contratto il virus in Liberia.

L'annuncio ufficiale è arrivato dal ministero della Difesa spagnolo. Da segnalare che sempre nella giornata di oggi c'è stato il primo morto per il virus ebola 2014 in Arabia Saudita: un cittadino che era di ritorno dalla Sierra Leone, è morto questa mattina di arresto cardiaco con sintomi riconducibili al virus dell'ebola.

Virus Ebola 2014: in Italia falsi allarmi sul web

Insomma la situazione comincia a farsi complicata e in queste ore anche nel nostro Paese comincia a farsi sentire la psicosi ebola 2014. Una psicosi che viene alimentata anche da una serie di falsi allarmi pubblicati sui social network: in particolare nelle ultime ore si sta diffondendo a macchia di leopardo su Facebook e Twitter un annuncio in cui si dice che l'ebola è arrivata anche in Italia, a Lampedusa, dove sarebbero stati accertati tre casi di virus.

Proprio per questo motivo il ministro perla Salute Beatrice Lorenzin, quest'oggi ha voluto chiarire la situazione durante il question time alla Camera, ribadendo che da noi in Italia, al momento, non c'è alcun allarme ebola, affermando che a Lampedusa in questi ultimi giorni non è stato registrato neppure un caso di malattia lieve.

La situazione in Italia, quindi, è sotto controllo per cui il consiglio che vi diamo è quello di non credere ai falsi e stupidi annunci che vengono postati su Facebook, che non fanno altro che creare falsi allarmismi e di attenersi solo alle notizie che vengono date quotidianamente dal Ministero della Salute italiana.