Brutte notizie dal regno Unito. Secondo Jim O'Neill, celebre economista a cui il governo britannico ha commissionato uno studio sull'argomento nello scorso mese di luglio, entro il 2050 circa, le infezioni resistenti ai farmaci uccideranno quasi 10 milioni di persone. La cifra fa molta impressione in quanto sarebbe superiore a quella delle vittime di cancro, che attualmente sono circa 8,2 milioni.

Lo studio  - I dati partono dal presupposto che ogni anno muoiono circa 700mila persone per infezioni derivanti da varianti della malaria, della tubercolosi e del batterio ecoli, dovuta alla resistenza che tali malattie hanno nei confronti dei farmaci attualmente utilizzati. Solo considerando Usa e Europa ogni anno vi sono circa 50mila morti per resistenza di tali patologie agli antibiotici. Tutto questo oltre ad avere evidenti ripercussioni sulla popolazione mondiale porterà dei danni anche da un punto di vista economico.

L'economista prevede un aumento dei costi sanitari pari a 100 mila miliardi di euro pari a 35 anni di Pil Britannico.

L'aumento è dovuto alla riduzione della popolazione, comportando un forte impatto anche sulla produzione mondiale che perderà una cifra tra  il 2 e il 3,5% annuo. I paesi che secondo O'Neill più patiranno questo problema sanitario saranno Russia, Brasile, Cina, India, Messico, Indonesia, Nigeria, Turchia, ovvero alcuni tra i più popolosi paesi del mondo. In particolare gli studi mettono in evidenza come in Nigeria le morti causate dai super batteri saranno altissime quasi 1 su 4.

Tra l'altro gli studiosi ritengono di aver fornito dei dati probabilmente che sottostimano in parte il reale impatto sul mondo di questa vera e propria emergenza sanitaria. Lo studio si conclude con il suggerimento da parte degli studiosi di cambiare il modo in cui si usano gli antibiotici, dando in particolare un nuovo sviluppo e un nuovo impulso alla ricerca farmaceutica allo scopo di sviluppare nuovi e più efficaci farmaci. Il problema a quanto pare non sarà solo medico, ma anche finanziario per e che avrà inevitabili ripercussioni sociali ed economiche.