Non è certo una novità sentir parlare di proteste nei confronti di Telethon: già negli anni scorsi diverse associazioni hanno accusato la maratona televisiva di destinare solo una parte dei ricavati alla ricerca e di utilizzare la stragrande maggioranza dei soldi in pubblicazioni tanto costose quanto inutili. Le proteste più vibranti arrivano sicuramente dagli animalisti che già nel 2009 avevano presentato dei rapporti eloquenti sul reale utilizzo di quei fondi, sopratutto avevano denunciato l'abominevole utilizzo della sperimentazione animale in queste ricerche.

In un articolo datato 13/12/2009 il blog di AgireOra pubblicava dati inquietanti in cui parlavano dell'aumento delle torture e inevitabili morti di animali per la sperimentazione di base del 40% tra il 2002 e il 2003 e dell'aumento del 22% tra il 2003 e il 2006 senza che ci siano stati reali passi avanti nella ricerca aumentando solo le stragi di animali ed inutili aspettative da parte degli ignari malati.

Negli anni i movimenti animalisti hanno continuato a presentare rapporti e ad organizzare proteste sul tema senza, però, riuscire a scalfire la credibilità di Telethon, credibilità sponsorizzata sopratutto da personaggi pubblici e da Rai e BNL la prima che ospita annualmente la maratona, la seconda che la sponsorizza.

Le proteste degli animalisti sono state sostenute proprio nei giorni scorsi da un rapporto presentato dal partito animalista europeo e pubblicato da alcuni quotidiani e blog in cui viene riportato la ripartizione del ricavato della maratona. Secondo il rapporto pubblicato solo il 35,5% è destinato realmente alla ricerca mentre la restante parte viene destinata a voci varie tra cui il pagamento del personale, staff di segreteria, esperti esterni medici e non, ricercatori e consulenti per un ammontare annuo di circa 8 milioni di euro utilizzati per pagare poche persone che, pertanto, percepiscono fatturati altissimi.

Altra voce presente nel rendiconto di telethon è dato dai "servizi" e "spese di struttura e materiali" ovvero il pagamento di utenze, noleggio auto, voli in business class, locazioni e alberghi lussuosi. Del restante 35.5%, continua il rapporto pubblicato sui quotidiani e blog, è utilizzato per pagare 2500 progetti per un ammontare di 405 milioni di euro che hanno portato a circa 9380 inutili pubblicazioni e lo sterminio di milioni di animali senza alcun beneficio per la ricerca.

Gli animalisti puntano il dito anche contro SIAE e BNL, secondo il loro rapporto alla SIAE per 30 ore di trasmissione sono andati circa 150 mila euro e che il 60% dei fondi raccolti sono passati per la BNL, sponsor dell'iniziativa.

I Movimenti ambientalisti concludono ricordando che Rai, Telethon e BNL sono sotto indagine giudiziaria per usura a danno dei piccoli risparmiatori. Le associazioni e i movimenti animalisti, e non solo si danno appuntamento il 12 dicembre alle 19:00 in piazza Lauro de Bosis dinanzi all'auditorium RAI e il 13 dicembre presso la RAI di Milano a corso Sempione per dar voce alla loro protesta