Il picco dell'influenza 2015 è rimandato, a quanto pare non più alla fine di gennaio ma intorno alla metà del mese di febbraio. Finora, secondo le stime fornite dal ministero della salute, sono circa 1,3 milioni gli italiani colpiti dal virus dell'influenza e negli ultimi sette giorni addirittura sono cresciuti con 350mila ammalati. Insomma, sembra un'annata piuttosto violenta e con più colpiti rispetto all'anno scorso, tanto che gli esperti consigliano ancora di fare il vaccino, visto che ci sarebbe tempo per altri 15 giorni per avere l'efficacia.

Dunque, è stata presa la decisione di prolungare la campagna vaccinale, proprio per evitare complicazioni come accadde l'anno scorso.

Influenza 2015: picco, sintomi e vaccino. Consigli su come curarla o prevenirla

I dati Influnet di quest'anno mostrano che sono i bambini quelli più colpiti dall'influenza, almeno per il momento, ma anche le altre fasce non sono escluse. Il vaccino rimane consigliato anche per gli adulti che soffrono di malattie croniche, donne in gravidanza e anziani ma è sempre bene chiedere il consiglio del proprio medico di base. Il picco dell'influenza arriverà quindi a febbraio, mese in cui si registreranno più casi in assoluto e periodo che potrebbe coincidere con quello del ritorno del freddo.

Non dimentichiamo, infatti, che il freddo potrebbe alimentare l'aumento dei casi di contagio. Ci sono dei modi per evitare l'influenza o quanto meno cercare di debellarla nel più breve tempo possibile. Chi viene colpito, deve solo rimanere a casa per almeno 5 giorni e seguire i consigli del medico e quelli già noti come bere molti liquidi, mangiare verdure e frutta ed evitare antibiotici a meno che non sia il medico a prescriverli. Per evitare di essere contagiati dall'influenza valgono sempre le regole e il decalogo del Ministero della salute, tra cui in particolare il consiglio di lavare spesso le mani, evitare luoghi troppo affollati, coprirsi la bocca quando si tossisce o si starnutisce e curare molto l'igiene. Sarebbe bene anche evitare il contatto con persone ammalate, soprattutto nei primi giorni di contagio. Queste regole possono già aiutare a prevenire l'influenza, ad oggi particolarmente virulenta.