C'è maretta nella comunità scientifica. Ricercatori e scienziati da anni stanno sperimentando, in diverse direzioni, soluzioni per la cura del cancro. Le teorie diffuse e i consigli per prevenire una delle malattie più terribili del secolo, sono diverse e a volte contraddittorie. Periodicamente i media lanciano la notizia che la ricerca è a buon punto nel dare una risposta definitiva finora ciò non è accaduto, la malattia continua a mietere numerissime vittime.
La raccomandazione più diffusa e accreditata invita ad uno stile di vita sano, ad evitare l'abuso di alcol, a non fumare ecc. Ma è evidente che ciò non basta, molte persone che non hanno mai fumato e non sono dedite all'alcol vengono colpite inaspettatamente da neoplasie che ne causano la morte senza poter ricorrere, spesso, ad alcuna cura.
Recentemente due scienziati hanno avanzato una teoria secondo la quale lo stile di vita e le abitudini alimentari non avrebbero alcuna influenza sull'insorgere della malattia. Secondo le osservazioni di Cristian Tomasetti e Bert Vogelstain della Johns Hopkins University la causa dei tumori sarebbe legata al comportamento del DNA che, soggetto a mutazioni, causa la replicazione del DNA stesso, l'anomalia delle divisioni cellulari che colpiscono un tessuto sarebbero la vera causa dei tumori ma non si è ancora scoperto il perché delle mutazioni delle cellule che causano il carcinoma.
Secondo lo studio condotto dai due ricercatori regole di vita sane e corrette non avrebbe quindi alcuna incidenza nell'insorgere dei tumori perché prevale il fattore della casualità: le cellule infatti inizierebbero a moltiplicarsi senza un preciso motivo. In questo caso la ricerca brancola ancora nel buio.
L'impegno degli scienziati, dei medici e dei ricercatori per sconfiggere il cancro è molto forte, ma sembra ancora lontana una terapia che permetta di affrontare la malattia con una speranza di guarigione maggiore rispetto a quella attuale.