Sembra segnata ormai la fine della chemioterapia. Un gruppo di scienziati italiani dell'istituto di Candoilo (TO) ha scoperto il PLX472O, un farmaco che va ad attaccare solo le cellule tumorali e non quelle sane a differenza della chemioterapia che non riesce a fare una distinzione tra cellule malate e quelle sane. Questa incredibile scoperta potrebbe rivoluzionare le cure che oggi vengono utilizzate per combattere il tumore.

Lo studio si è concentrato su un'attenta analisi della mutazione di un gene specifico chiamato Braf e responsabile della riproduzione delle cellule di alcuni tipi di cancro, analizzandone la reazione che avviene dopo il trattamento con il farmaco PLX472O. Questo farmaco, che è già autorizzato negli Stati Uniti d'America ma non in Europa, ha dato dei risultati molto soddisfacenti e ci sono ottime possibilità che possa venire usato nella lotta contro il cancro al posto della chemioterapia.

Come agisce

Impedisce la formazione di nuove cellule tumorali bloccando la crescita di quelle esistenti, va a migliorare la perfusione del cancro e l'ossigenazione, ciò consente di poter ridurre la dose chemioterapica stabilita per il trattamento e migliora l'ossigenazione del tessuto impedendo la formazione di metastasi e bloccando l'aggressività della malattia.

Addio chemioterapia?

Questa scoperta rivoluziona le attuali prospettive sui trattamenti antiangiogenetici, in uso per il trattamento della maggior parte dei tumori, sottolineando la possibilità di intervenire non solo inibendo la formazione di nuove cellule tumorali, ma anche migliorare le caratteristiche del sistema vascolare relativo al tumore. Ciò è stato reso possibile in quanto gli studi effettuati si sono concentrati sull'importanza di comprendere le vie di comunicazione tra il micro ambiente che circonda la cellula tumorale e la stessa. La velocità della progressione di un tumore dipende appunto dalle caratteristiche della cellula malata e dei vasi sanguigni che la circondano. Con questo farmaco si potrebbe intervenire agendo direttamente sulle cellule, solo quella tumorali, bloccando in maniera immediata queste malattie.