Il Garante per la protezione dei dati personali, ha dato l'ok alla possibilità di inserimento, sulla carta d'identità, del proprio consenso alla donazione di organi.

Il Ministero dell'Interno e il Ministero della Salute, hanno dovuto aggiornare le relative linee guida sull'argomento, seguendo le nuove indicazioni dettate dal Garante della privacy, per assicurare la tutela dei diritti nel trattamento dei dati personali a tutela dei cittadini.

Come avviene il consenso da parte del cittadino

Il consenso del cittadino alla donazione degli organi, sarà registrato dall'ufficiale di stato civile, presso i Comuni, riportato sulla carta di identità e successivamente trasmesso al preposto Sistema informativo trapianti, collegato a sua volta ad una banca dati, consultabile dal personale dei centri specializzati per i trapianti degli organi.

Sarà possibile, per il cittadino in qualsiasi momento, cambiare la propria volontà per la donazione degli organi, recandosi alla Asl, in ospedale o all'ambulatorio del medico di base, comunicando le eventuali modifiche del proprio volere, annotate precedentemente sul documento di identità.

La donazione di un organo può salvare la vita

La possibilità per il consenso del cittadino alla donazione degli organi, pone una seria riflessione personale sull'argomento della donazione degli organi, stimolando l'opinione pubblica ad una informazione più sensibile al riguardo.

Donare un organo può contribuire ad aiutare e addirittura salvare una persona gravemente malata.

L'iter della donazione

Dopo che è stato confermato il decesso del paziente donatore e tutti i requisiti per l'espianto di organi e tessuti sono stati attivati, la famiglia viene seguita da un coordinatore addetto ai trapianti, una figura specializzata per l'iter organizzativo di tutte le procedure della donazione di organi. Dopo il prelievo e la sua relativa donazione, ai familiari non può essere data nessuna informazione sulla persona che riceverà l'organo, potranno essere però informati sull'esito dell'intervento del trapianto.

È possibile donare organi come il fegato, il pancreas, i reni, i polmoni, il cuore, ma anche tessuti come cellule e cornee.

Finora, in assenza della dichiarazione di volontà del defunto, risultava psicologicamente molto stressante per i familiari, affrontare rapidamente la decisione di acconsentire o meno, all'espianto degli organi del proprio familiare defunto. Con il consenso del cittadino alla donazione degli organi, si è decisamente fatto un passo in avanti, per una scelta etica personale.