L’attività fisica aerobica moderata ha mostrato un’azione anti-infiammatoria e preventiva delle malattie cardiovascolari in soggetti che esercitano lavori pesanti. Uno studio clinico, pubblicato nel Febbraio 2016 sulla rivista “International Archives of Occupational and Environmental Health”, condotto su 116 addetti alle pulizie, ha rivelato che l’esercizio fisico aerobico ha ridotto in modo significativo i markers dell’ infiammazione (proteina C reattiva) e del metabolismo lipidico (colesterolo LDL, indice di rischio di aterosclerosi).

L’intensità del lavoro occupazionale degli operai non è sufficientemente alta da aumentare l’allenamento cardiorespiratorio e deve essere associata, dunque, ad un blando lavoro aerobico. 

Infiammazione cronica e markers di infiammazione

L’Infiammazione cronica è il denominatore comune che lega le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo II (alimentare), la sindrome metabolica e l’insulino-resistenza. I markers di infiammazione (proteina C reattiva) ed il profilo lipidico (colesterolo LDL) partecipano attivamente all’aterosclerosi; è importante tenerli sotto controllo, perché sono la causa principale delle malattie cardiovascolari.

Possono essere influenzati da molti fattori come il fumo, l’alcol, l’alimentazione e l’attività fisica. Una sana alimentazione, ricca di frutta e verdura (antiossidanti che contrastano i ROS: radicali liberi reattivi dell’ossigeno), abbinata all’attività fisica moderata aerobica, ha evidenziato, anche su altre categorie di lavoratori, una significativa azione anti-infiammatoria.

Lo studio clinico

Gli impiegati erano addetti alle pulizie di scuole, ospedali ed uffici, con un orario minimo di 20 ore di lavoro a settimana, di età compresa tra i 18 e 65 anni, senza casi di ipertensione e problemi cardiovascolari pregressi (angina pectoris, insufficienza cardiaca o infarto del miocardio acuto).

I 116 operai sono stati suddivisi in 2 gruppi: uno si impegnava nella lettura, l’altro in esercizi aerobici da effettuare per 30 min, 2 volte alla settimana, ad un’intensità maggiore o uguale al 60% del consumo d’ossigeno massimo.

Sono stati valutati marcatori di infiammazione come la proteina C-reattiva ed il fibrinogeno (fattore di coagulazione) e del metabolismo lipidico (colesterolo LDL e HDL e  trigliceridi); al tempo 0 e dopo 4 mesi.

Nel gruppo che ha seguito l’esercizio fisico, i parametri metabolici (colesterolo LDL e proteina C-reattiva) si sono ridotti in confronto a quelli dell’altro gruppo, dimostrando che è sufficiente un’ora a settimana per avere benefici sul sistema cardiovascolare.