Per la prima volta nella storia dell’umanità, la gente muore più per malattie non trasmissibili (2/3) che per le infezioni (1/3). Sono malattie non trasmissibili le malattie cardiovascolari, i tumori, diabete, problemi respiratori. Tutte malattie attribuibili ai cambiamenti dello stile di vita come il fumo, l’alcool, inattività fisica e alimentazione ipercalorica, con poca frutta e verdura e molti grassi saturi.

Nei Paesi occidentali, la speranza di vita alla nascita continua ad aumentare. Dai dati pubblicati dalle Nazioni Unite scopriamo che un neonato oggi ha davanti a se una speranza di vita che va ben oltre gli ottant’anni e, per le donne, sfiora i novant’anni: è il segno di un Benessere collettivo ormai acquisito.

Tuttavia, oggi conosciamo delle cattive abitudini che possono minacciare la nostra Salute e quindi condizionare negativamente la nostra speranza di vita.

La ricerca australiana

I risultati di questa ricerca, pubblicati a dicembre su PLOS Medicine, dalla dr.ssa D. Ding e collaboratori, ha utilizzato i dati di oltre 231mila partecipanti, una indagine imponente per comprendere come cambia la nostra salute, invecchiando. Un confronto tra stile di vita tradizionale e nuovi stili di vita e mortalità, in una popolazione di cittadini adulti e anziani.

Nel periodo febbraio 2006- aprile 2009, sono stati selezionati circa 231mila cittadini e seguiti fino a giugno 2014. Sono stati seguiti per sei anni nelle loro abitudini quotidiane, alimentazioni, sonno, attività fisica, abitudine al fumo, consumo di alcool, condizioni di salute e così via.

In questo periodo sono deceduti oltre 15mila persone (circa il 6% dei partecipanti).

Quello che questo studio ha evidenziato è una stretta correlazione tra stile di vita, o meglio la combinazione di più fattori di rischio, e aspettativa di vita. L’inattività fisica, una vita sedentaria, un prolungato sonno notturno, fumo e alcool, se coesistono sono una miscela veramente ad alto rischio sopravvivenza.

Le cattivi abitudini

Indugiare a letto per oltre nove ore per notte, poltrire per oltre sette ore seduti ogni giorno, fare meno di 150 minuti di attività fisica ogni settimana, corrisponde ad un pericolo di morte prematura paragonabile all’abuso di alcool e al fumo di sigaretta, andando a quadruplicare il pericolo di morte prematura.

Un’altra combinazione deleteria è il fumo, l’alcool e il sonno prolungato. Ancora più sorprendente è la combinazione tra inattività fisica e sonno per oltre nove ore per notte.

Altra combinazione pericolosa e l’inattività fisica – inferiore a 150 minuti per settimana – e uno stile di vita sedentario – seduti oltre 7 ore al giorno, raddoppia il pericolo di morte prematura. Ultima combinazione pericolosa, questa forse attesa, è l’associazione di alcool e fumo di sigaretta.

Presi singolarmente, questi fattori di rischio sono ben noti influire negativamente sulla nostra salute. La novità di questa ricerca è aver studiato gli effetti di questi fattori, quando coesistono.