A causa del virus Zika, i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro dovrebbero essere posticipati o spostati, in nome della salute pubblica. Queste sono le parole che venerdì un gruppo di professori dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha scritto in una lettera aperta al direttore generale dell'OMS, Margaret Chan.
Questo documento è in conflitto con le dichiarazioni ufficiali dell'organizzazione, che continua a sostenere che il posticipo o lo spostamento delle Olimpiadi non influirebbe in modo significativo sulla diffusione del virus nel mondo.
Giovedì scorso il direttore del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CDC), dott. Tom Frieden, aveva sottolineato la stretta cooperazione con le autorità brasiliane per cercare di limitare la diffusione.
L'OMS sostiene che attualmente il virus Zika si trasmette con le zanzare Aedes in circa 60 paesi oltre al Brasile. I controlli per ora sono riusciti a contenere il virus e le persone continuano a viaggiare. Le raccomandazioni dell'OMS, tuttavia sconsigliano alle donne incinte di viaggiare nei paesi in cui il virus si è diffuso.
Il virus Zika
La malattia da virus Zika è stata identificata per la prima volta nel 1947 in una popolazione di macachi nella foresta Zika in Uganda.
Sempre in Uganda nel 1952 è stato registrato il primo caso sull'uomo.
I sintomi principali sono febbre associata ad eruzione maculo-papulare sul viso, dolori muscolari, gonfiori articolari, cefalea, dolore tra gli occhi e congiuntivite. Il periodo di incubazione è di circa 2-7 giorni, ma solo il 25% dei pazienti sviluppa i sintomi. Questo dato ha rallentato le ricerche e solo con l'anomalo incremento dei malati di Zika, la scienza ha scoperto l'associazione del virus alla microcefalea.
Di per sé la Zika non è una malattia grave, si guarisce in circa due settimane. Durante il 2013 e 2014, però i ricercatori si sono accorti di casi di microcefalea nei neonati e gli studi successivi stanno dimostrando che la Zika potrebbe essere un fattore di rischio per contrarre anche la sindrome di Guillain-Berré - malattia neurodegenerativa che può portare alla paralisi e alla morte.
Per ora non ci sono misure di profilassi farmacologica e l'unico modo per difendersi rimane la prevenzione delle punture da insetto - usare repellenti cutanei soprattutto negli orari diurni e zanzariere ai letti e alle finestre. Cercare quindi di limitare il contatto con gli insetti portatori del virus Zika.
Le Olimpiadi di Rio e i pericoli
Non è la prima volta che specialisti chiedono di posticipare le Olimpiadi, ma questa lettera sembra avere un peso diverso per il prestigio dei 125 dottori e professori firmatari. Inoltre i dati resi pubblici dagli scienziati confermano che il virus continua a diffondersi in Brasile, nonostante le profilassi e le bonifiche.
I rapporti del governo brasiliano hanno contato 1.300 casi confermati e 120 mila casi sospetti, dati che vengono aggiornati continuamente.
La profilassi fatta a Rio de Janeiro nei mesi scorsi non ha prodotto i risultati sperati, perciò gli specialisti dell'OMS hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo al pericolo di espandere la diffusione del virus.
A due mesi dall'inizio dei Giochi, le organizzazioni internazionali continuano a sostenere che il rinvio delle Olimpiadi sarebbe inutile, ma i dati pubblicati dagli scienziati dell'OMS dovrebbero far riflettere. Ad agosto si prevede un flusso di più di 500 mila viaggi legati alle Olimpiadi e quello che chiedono i firmatari della lettera è la garanzia che gli atleti e i turisti possano assistere ai Giochi senza rischiare il contagio.
Il Comitato Olimpico degli USA (USOC) intanto ha annunciato che gli atleti preoccupati per il virus, possono rifiutare la partecipazione ai Giochi di Rio.
Mentre la settimana scorsa la squadra di nuoto americana ha spostato il ritiro pre-olimpico da Porto Rico ad Atlanta per il rischio di contagio. Seminare il panico tra i cittadini è inutile, ma è più pericoloso sottovalutare i rischi durante il mese di agosto.