La notizia di oggi allarma il mondo in quanto un team di scienziati sembrerebbero essere molto preoccupati per l'evoluzione che sta avendo lo Zika Virus, ritornato prepotentemente alle cronache odierne a gennaio scorsoin un piccolo Stato dell'Americachiamato El Salvador. Lo Zika Virus appartiene alla categoria 'Dengue', una malattia infettiva tropicale trasmessa da zanzare del genere 'Aedes' (famiglia della zanzara tigre), dove la femmina è responsabile della trasmissione di microrganismi patogeni da animali a uomo. I sintomi della febbre Dengue sono cefalea, dolori articolari, muscolari, congiuntiviti ed esantema (eruzione cutanea con pustole e vescicole), e in alcuni casi i sintomi hanno sviluppato febbre emorragica, shock circolatorio e morte.
Questo virus riuscì ad essere isolato nell'uomo intorno agli anni '70 e la sua più grave virulenza avvenne in Micronesia nel 2007 dove si riscontrarono oltre 5mila casi e in Polinesia nel 2013 55mila persone infette.
Paura nel mondo
Il virus conosciuto quindi dal lontano '70, potrebbe essere circolato indisturbato e essersi nascosto negli anni insieme ad altri virus che hanno portato, sopratutto nei periodi invernali, i soliti episodi di febbre interpretati comesemplici raffreddori e/o influenze stagionali. L'allarme proveniente da El Salvador nel primo mese del 2016 è stato portato dall'aumento di nascituri affetti da microcefalia (malformazione neurologica che presenta la crescita del cranio più piccola rispetto a sesso ed età), e da Sindrome di Guillain-Barré (paralisi progressiva agli arti che può interessare i muscoli respiratori o il sistema nervoso autonomo); casi che sono stati prontamente collegati a infezioni da Virus Zika e che hanno fatto emanare, nel piccolo Stato Americano, un comunicato a tutte le donne di evitare possibilmente la gravidanza perché potenzialmente a rischio di disordini neurologici e conseguenti malformazioni nei nascituri.
Allarme degli scienziati per Olimpiadi Rio
Cosa sta accadendo? Perché quest'ultimo comunicato da parte del team di scienziati? Perché il no dell'OMS? I primi due quesiti potrebbero farci intuire la gravità dell'allerta e il terzo spiegarci il perché dell'esagerato allarmismo. Proviamo a interrogarli. Il primo è ovvio e ci ricorda che l'America meridionale è una zona tropicale dov'è presente, in numero importante la zanzare tigre; il secondo è l'allerta degli scienziati per l'imponente massa di gente (circa 500 mila persone), che intervenendo alle Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro potrebbero, se infettate, compromettere la salute globale delle popolazioni di appartenenza al loro rientro a casa generando un'epidemia incontrollata.
A questo proposito è stata inviata dai 125 scienziati, una missiva alla direttrice della struttura olimpica 'Margaret Chan', a cui si consiglia vivamente il rinvio o il trasferimento dei giochi olimpici in altro territorio. Ora arriviamo al no dell'OMS che dichiara non esserci gli 'estremi' e le giustificazioni per cancellare l'imponente manifestazione sportiva di Rio de Janeiro, avvertendo che "il miglior modo di ridurre il rischio della malattia è di seguire i consigli di viaggio per la salute pubblica". Chiudiamo augurandoci che questo sia sufficiente per evitare 'problemi' futuri alle popolazioni.