Nonostante i progressi nella ricerca sulle terapie antitumorali, la percentuale di sopravvivenza degli ammalati di cancro gastrico, risulta essere inferiore al 30%. Secondo i ricercatori del Department of Gastroenterology and Hepatology, Erasmus MC, University Medical Center, Rotterdam, The Netherlands, il principale fattore di rischio di insorgenza tumorale è l’infezione da Helicobacter pylori, che va individuata e trattata farmacologicamente.

Insieme alla terapia di eradicazione, va associata una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura (contenenti fibre, in grado di inglobare i nitriti, potenzialmente cancerogeni, e vitamine A, C, E, ad azione antiossidante e anti-infiammatoria). A questa va aggiunto il consumo di aglio, cipolla, porro e scalogno, inibitori della replicazione dei batteri, contenenti sostanze ad effetto antiossidante potente (allicina e quercetina). I dati verranno pubblicati nel luglio 2016, sulla rivista Current Gastroenterlogy Reports. 

Cancro gastrico

E’ il quarto tumore più comune nel mondo. Il 40 % dei pazienti non riporta mai sintomi prima della diagnosi, pertanto la prevenzione è la strategia più promettente per controllare questo istotipo tumorale. La maggiore causa della carcinogenesi è l’infezione da helicobacter pylori. Questo batterio, gram-negativo, colpisce quasi il 50 % della popolazione mondiale; può portare ad una gastrite cronica oppure solo infiammazione, a causa del rilascio di fattori virulenti, deregolanti le vie di segnale intracellulare dell’ospite.

In base ai fattori genetici dell’ospite, le cellule possono essere stimolate a subire una trasformazione, progredendo a metaplasia intestinale, displasia, cancro gastrico precoce e infine avanzato.

Le manifestazioni cliniche sono le seguenti: gastrite cronica, di cui la maggior parte rimane asintomatica; ulcera duodenale, si presenta nel 15% dei pazienti infetti; ulcera gastrica, nel 3%; linfoma del tessuto linfoide gastrointestinale, nello 0.1%. 

Trattamento anti-batterio e dieta

I ricercatori di Rotterdam, hanno sottolineato l’importanza di individuare l’eventuale presenza dell’helicobacter, in caso di sintomi di gastrite o infiammazione intestinale. L’esame di routine, non invasivo, può essere condotto con un campione fecale o con il breath test.

A seguire, l’analisi endoscopica esamina la mucosa gastrica con maggiore accuratezza. Attualmente, la terapia farmacologica più innovativa si basa su una sola capsula, a tripla combinazione (bismuto subcitrato potassio, metronidazolo e tetraciclina cloridrato), (3 pillole per 4 volte al giorno), in associazione a 2 pillole di omeprazolo (inibitore della secrezione acida), per una durata di 7-14 giorni (il bismuto permette di trattare la resistenza antibiotica alla claritromicina nei pazienti che hanno fallito i trattamenti precedenti). Oltre a debellare questo importante fattore di infiammazione, è stata dimostrata da  studi prospettici EPIC, su più di 500.000 soggetti, in 23 centri di 10 paesi europei, una correlazione positiva tra minore incidenza tumorale e dieta salutare, comprendente attività fisica e priva di alcol e tabacco.

In particolare, è stato osservato che il rischio del cancro gastrico è minore, se si segue una dieta con un basso consumo di sale e con un’elevata assunzione di frutta, verdura, ad azione antiossidante e antinfiammatoria. A questa si possono addizionare probiotici specifici per il mantenimento dell'equilibrio della flora batterica intestinale.