La flora intestinale gioca un ruolo determinante in molti aspetti della fisiologia umana come metabolismo, assorbimento dei nutrienti e funzione immunitaria. Oggi, grazie anche agli enormi passi avanti fatti nella farmacologia oncologica, molti pazienti riescono a vivere ancora molti anni, controllando la malattia. Così la comunità scientifica è alle prese con un nuovo obiettivo: il Benessere del malato oncologico. Anche in questi casi, il benessere parte dall’intestino e l’uso dei probiotici serve proprio a questo. L’ultima conferma arriva da uno studio pubblicato su Nutrition and Cancer: alcuni ceppi di probiotici possono essere utilizzati come coadiuvante per la prevenzione e / o il trattamento del cancro modulando la microflora intestinale e la risposta immunitaria.

Disfunzioni intestinali nei pazienti oncologici

Le terapie oncologiche così comela radioterapia, possono portare a pesanti ripercussioni sulle mucosi intestinali, alterando il delicato equilibrio tra la produzione di enzimi digestivi e flora intestinale: un binomio alla base del benessere di tutti noi, a qualsiasi età e ad ogni condizione. Una sua alterazione può causare malnutrimento, allergie, intolleranze alimentari e disfunzioni gastro-enteriche.

A livello gastrico, nausea e vomito, così come iperacidità gastrica sono presenti in circa il 60% dei malati oncologici, sottoposti a chemioterapia. Altri sintomi sono a livello addominale, con gonfiore, dolori e crampi fino alla diarrea. Sintomi che possono protrarsi per qualche settimana, anche dopo la fine della terapia.

Ma può anche insorgere la stipsi dovuto al chemioterapico o a terapia di supporto (ansiolitici, antiacidi, antidiarroici, antiemetici, ecc.).

Tutto questo è più che sufficiente per comprendere il grande interesse che gira intorno a questa necessità, sia dal punto di vista del paziente e del medico, che dal punto di vista industriale.

Il ruolo dei probiotici prima e dopo la diagnosi di tumore

Questi giorni, due ricercatori cinesi, Yu A.Q e Li L, su Nutrition and Cancer hanno pubblicato una ricerca intitolata: “The Potential Role of Probiotics in Cancer Prevention and Treatment”, ovvero il ruolo dei probiotici nella prevenzione e nella cura dei tumori.

Ma cosa sono i probiotici?

L’OMS definisce probiotici i microorganismi non patogeni presenti “normalmente” negli alimenti o aggiunti ad essi, ad eccezione quindi di microorganismi non pertinenti l’ambito alimentare. Altra caratteristica importante è che un probiotico, una volta ingerito, deve essere in grado di esercitare funzioni benefiche per l’organismo e questo succede solo se riesce a superare indenne la barriera gastrica.

I più comuni probiotici sono i batteri o fermenti lattici (Lactobacilli) e i bifidobatteri. Poi ci sono anche alcuni lieviti e altri bacilli che possono avere effetti benefici. Una somministrazione orale di alcuni ceppi probiotici, oltre che essere utile nel prevenire i tumori, sono efficaci nel ridurre l'incidenza delle infiammazione post-operatorie, nei pazienti già sottoposti ad intervento chirurgico per la rimozione di un tumore.

Questa appena pubblicata è solo l’ultima di numerose ricerche scientifiche che hanno evidenziato l’effetto di alcuni probiotici nel correggere e prevenire alterazioni gastriche e della flora intestinale, sia nella profilassi che nella fase post chemio/radio-terapia. In quest’ultimo caso, con una significativa riduzione dell’uso di farmaci anti-emetici, anti-diarroici e lassativi.

Questa ricerca riassume i risultati di vari studi recenti sugli effetti dei probiotici in relazione al cancro. Modulando la microflora intestinale mediante la somministrazione alcuni ceppi di probiotici, si riesce ad influenzare la risposta immunitaria, coadiuvare la prevenzione e / o il trattamento del cancro. Un insieme di effetti che, certamente non curano il cancro in chi già ce l’ha, ma possono aiutare a combatterlo, e ad assicurare un benessere in chi è impegnato nella lotta contro la malattia.