La MRGE, malattia da reflusso gastroesofageo, è collegata alla risalita dell'acido cloridrico gastrico nell'esofago e causa pirosi o dolori spesso scambiati con infarto o angina pectoris. Spesso è strettamente collegata alla comparsa dell'ernia iatale, una parziale risalita di una porzione gastrica attraverso lo strozzamento del cardias. Le mucose sono continuamente aggredite dall'acido che compromette la normale funzionalità dell'esofago, laringe e faringe.

In alcuni casi i sintomi del reflusso sono di natura otorinolaringoiatrica in quanto l'HCl può nebulizzarsi e risalire, sotto forma di goccioline, fino alle vie respiratorie superiori, causando raucedine, tosse, asma, riniti croniche e sinusiti. Si possono manifestare dunque crisi respiratorie, fame d'aria.

Connessione con problemi respiratori

La sensazione di fame d'aria è molto fastidiosa, sembra quasi che il respiro sia interrotto a metà. Si crea il nodo in gola e spesso la sensazione di avere un corpo estraneo, il bolo isterico fino ad avvertire in maniera spropositata il muco in gola persistente.

Questa sintomatologia in molti casi sfocia in veri e propri attacchi d'ansia che sfociano in crisi di panico, specialmente se non si conosce l'origine del disturbo. Fumo, alcool e pasti ricchi di grassi contribuiscono ad aggravare la situazione, meglio allora orientarsi verso quei cibi che tendono a ridurre le infiammazioni.

Alimentazione alcalina

Bisogna innanzitutto evitare gli alimenti che provocano un ristagno digestivo nello stomaco, ovvero hanno bisogno di tempi molto lunghi per essere degradati, come la carne rossa o i formaggi stagionati; evitare i fritti, burro e margarine e gli alimenti elaborati, i cibi in scatola e gli insaccati, le carni lavorate in genere, lo zucchero e la farina raffinati, eliminare i dolci, moderare le bevande nervine come caffè e the, evitare il cioccolato.

Bisogna orientarsi verso le verdure, specialmente quelle a foglia verde scuro, introdurre zenzero e limone (spremuto in acqua calda al mattino, digiuno, è un rimedio validissimo per problemi gastrici ed intestinali, ed in più fornisce un notevole apporto giornaliero di vitamina C).

I cibi alcalinizzanti

Tra gli alimenti più alcalini troviamo i datteri (attenzione che non siano trattati con funghicidi), i fichi secchi, lo zenzero, gli spinaci, tutte le tipologia di cavolo e cavolfiore, il cetriolo, il melone, il miele,la zucca, l'avocado e tanti altri facilmente rintracciabili sul web. Si può rendere l'acqua leggermente alcalina con un cucchiaino di bicarbonato di sodio, senza esagerare, ovvero usandolo solo ogni tanto, altrimenti potrebbe dare scompensi all'equilibrio osmotico del nostro organismo. Sono infine raccomandate le tisane da consumare non troppo calde e con un cucchiaio di miele e un po' di limone spremuto.