Due studi compiuti nell'ambito del Karolinska Schizophrenia Project in corso al Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, hanno portato a svelare che un deficit del neurotrasmettitore GABA e un'anomalia delle cellule immunitarie del tessuto nervoso sono associati alla schizofrenia. Le due ricerche sono state pubblicate su Molecular Psychiatry, una delle più prestigiose riviste di psichiatria del gruppo editoriale di Nature, e a esse hanno collaborato alcuni neuroscienziati di Harvard, negli USA.
Un neurotrasmettitore fondamentale
La sigla GABA sta per acido gamma-amminobutirrico e indica uno dei più importanti neurotrasmettitori utilizzati dai circuiti nervosi cerebrali. La sua funzione principale consiste nell'inibire, dunque, di tenere sotto controllo l'attività elettrica dei neuroni della corteccia cerebrale. Non a caso, un ridotto funzionamento dei circuiti che utilizzano il GABA è alla base dell'epilessia, una malattia neurologica caratterizzata da un'attività elettrica abnorme e fuori controllo.
Un numero crescente di prove scientifiche indica che il GABA gioca un ruolo cruciale anche nel funzionamento normale e nello sviluppo dei circuiti nervosi della corteccia cerebrale.
Ad esempio, le anomalie dei circuiti gabaergici, così si chiamano i circuiti nervosi che utilizzano il GABA come neurotrasmettitore, sono stati collegati all'autismo. Inoltre, da tempo si ipotizza un coinvolgimento dei circuiti gabaergici nella schizofrenia.
Bassi livelli di GABA nella schizofrenia
"Per verificare l'ipotesi di un ruolo del GABA nella schizofrenia" spiega il professor Göran Engberg del Karolinska Institutet’s Department of Physiology and Pharmacology e tra gli autori principali della ricerca "abbiamo dosato la concentrazione di GABA nel liquor, ovvero il liquido in cui galleggia il sistema nervoso centrale, e abbiamo correlato i valori rilevati con misure cliniche di compromissione del funzionamento psichico tipica della schizofrenia".
I ricercatori svedesi e americani hanno osservato che i livelli di GABA nel liquor sono più bassi nelle persone affette da schizofrenia rispetto a quanto rilevato nelle persone sane. "Non solo" tiene a precisare Göran Engberg "ma, per la prima volta, abbiamo dimostrato che più bassi sono i livelli di GABA e peggiori sono i sintomi psicotici tipici della schizofrenia".
Nel secondo studio, i neuroscienziati del Karolinska Schizophrenia Project hanno utilizzato la Tomografia a Emissione di Positroni, una tecnica di neuroimaging conosciuta come PET. In questo modo hanno scoperto che anche la proteina chiamata TSPO, e che contraddistingue le cellule immunitarie del tessuto nervoso come le cellule della microglia e gli astrociti, mostra livelli più bassi del normale nei pazienti schizofrenici appena riconosciuti come tali.
Questo risultato suggerisce che la schizofrenia sia associata a uno squilibrio del sistema immunitario nelle fasi più precoci della malattia.
Studi futuri serviranno a capire se la riduzione del GABA e deficit del sistema immunitario siano causa o effetto della malattia e se questi due indici possano essere utilizzati per monitorare la schizofrenia e suggerire nuovi approcci terapeutici.