L'uso di cannabis aumenta il rischio di manifestare comportamenti violenti in persone che soffrono di disturbi psichiatrici. Lo dimostra uno studio condotto su quasi 1200 pazienti dai ricercatori dell'Università di Montreal, in Canada, che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista scientifica ad accesso gratuito Frontiers in Psychiatry.

Violenza e malattie psichiatriche

La violenza è motivo di preoccupazione nelle società moderne e rappresenta un problema di salute pubblica. Le ricerche condotte fino a oggi indicano che i comportamenti violenti e criminali sono più frequenti in pazienti affetti da disturbi psichiatrici rispetto al resto della popolazione.

Il rischio di manifestare comportamenti violenti aumenta ulteriormente se i pazienti affetti da gravi malattie psichiatriche fanno uso di sostanze psicotrope, sia nella popolazione generale sia nei pazienti psichiatrici. In questi ultimi, inoltre, l'uso di sostanze psicotrope può aggravare i sintomi psichiatrici innescando un pericoloso circolo vizioso.

In generale, il legame tra violenza, comportamenti criminali e uso di sostanze psicotrope è stato ampiamente dimostrato per l'alcol e per sostanze stimolanti come le metamfetamine e la cocaina. Al contrario, gli studi che hanno considerato la relazione tra uso di cannabis e violenza sono scarsi e contraddittori, sebbene la cannabis sia motivo di arresti, casi di violenza, lesioni involontarie, accessi al pronto soccorso e ricoveri a scopo terapeutico.

Uso di cannabis e comportamenti violenti

Gli psichiatri Stepháne Potvin, Alexandre Dumais e i loro colleghi all'Università di Montreal hanno visitato per cinque volte in un anno 1136 pazienti psichiatrici con un'età compresa tra i 18 e i 40 anni, dopo le dimissioni dall'ospedale. In particolare, i ricercatori canadesi si sono concentrati sull'uso di sostanze psicotrope e l'insorgenza di comportamenti violenti.

In questo modo hanno potuto osservare i pazienti che riportavano di aver continuato a fumare cannabis avevano un rischio aumentato del 144% di essere violenti.

"E' interessante notare che il rischio di comportarsi in modo violento" commenta Alexandre Dumais "è maggiore nei pazienti psichiatrici che fanno uso costante di cannabis rispetto a coloro che abusano di alcol e cocaina".

Dunque, da oggi in poi l'uso di cannabis dovrà essere considerato come fattore che predice comportamenti violenti nei pazienti psichiatrici, sebbene tali comportamenti tendano a scemare nel tempo, "probabilmte" aggiunge Dumais "perché i pazienti progressivamente aderiscono con più fedeltà alle terapie".

Studi futuri dovranno appurare qual'è la relazione causale tra gli effetti della cannabis sul cervello e aumento dei comportamenti violenti. In questo senso, un altro studio recente ha mostrato che chi fa uso abituale e continuato di cannabis ha una ridotta funzionalità della corteccia prefrontale, la quale normalmente inibisce il comportamento impulsivo.