Mai come in questo periodo si rende necessario un supporto per le famiglie in tema di vaccinazioni. Non possono essere certo ignorati fatti particolarmente gravi quali la polemica innescata dal servizio di "Report" dello scorso 17 Aprile. La prima radiazione dall'ordine di un medico "no vax" e il forte sospetto sull'infermiera trevigiana che fingeva di vaccinare i suoi piccoli pazienti, nonché la comparsa dell'Italia sulla "black list" dei viaggiatori d'oltreoceano a causa dei numerosissimi casi di morbillo (l'ultimo bollettino, del 19 Aprile, parla di 1603 casi registrati dal gennaio 2017) che dovranno vaccinarsi per poter visitare il nostro Paese (negli U.S.A.

il morbillo è stato da anni debellato). Non mancano allo stato attuale strumentalizzazioni politiche che da più parti rilanciano accuse con prese di posizione, che rendono la situazione quantomeno confusa. Il rischio di generare ansie e preoccupazioni, talvolta infondate, è veramente elevato.

Lo slogan adottato dall'OMS

Dal 24 al 30 Aprile, in occasione della settimana europea dell'Immunizzazione, organizzata come ogni anno dall'OMS dal 2005, alcuni esperti della Società Italiana di Pediatria si rendono disponibili per fornire telefonicamente, per 4 giorni, informazioni utili alle famiglie. Inoltre gli esperti della SIP tradurranno e divulgheranno capillarmente sul territorio, i messaggi della campagna lanciata dall'OMS, che incoraggia la copertura vaccinale.

Lo slogan adottato dall'OMS per tale occasione è: "I vaccini funzionano". I numeri da contattare, dalle ore 12 alle ore 14, sono i seguenti:

  • 24 aprile: 3394753382
  • 26 aprile: 3203129117
  • 27 aprile: 3405380290
  • 28 aprile: 3917505102

In linea i seguenti esperti: Rocco Russo, responsabile del tavolo tecnico Sip per le vaccinazioni; Elena Bozzola, Consigliere nazionale junior SIP, U.O.C.; Lucia Nicolosi, U.O.C. pediatria e Malattie infettive Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; Giovanni Vitali Rosati, Presidente SIP Toscana.

I dati OMS

Il problema vaccini non riguarderebbe solo il Bel Paese. Gli ultimi dati divulgati dall'OMS evidenziano una situazione preoccupante. Nonostante i piani vaccinali degli ultimi 30 anni abbiano portato ad una drastica riduzione di gravi malattie prevedibili con il vaccino e dei decessi ad esse collegate, stiamo assistendo ad una sorta di "abbassamento della guardia".

Infatti, secondo quanto comunicato dallo stesso Presidente SIP, Alberto Villani, quasi 650.000 dei 10,7 milioni dei nuovi nati ogni anno in Europa non completano il ciclo vaccinale delle 3 dosi di difterite, tetano e pertosse.

Problema sottovalutato dalle nuove generazioni

Sebbene i progressi fatti grazie alla profilassi vaccinale siano numerosi, gli italiani e gli europei sembrano avere la "memoria corta". Il fatto che le vaccinazioni siano contro malattie rare o sconosciute, può indurre i genitori ed operatori sanitari a ritenerle superflue e non più necessarie. Tutto ciò alimenta l'appoggio e l'adesione ai vari movimenti "no vax", con possibili conseguenze che si riflettono non solo sulla salute pubblica, ma sui sistemi sanitari dei vari Paesi, non in grado di far fronte ad eventuali epidemie causate da un simile atteggiamento. L'OMS auspica un pieno appoggio delle forze politiche a sostegno della strategia vaccinale, paventando il riemergere di malattie altamente contagiose causa di patologie, invalidità e morte.