Siamo soliti pensare che una dieta sana e corretta debba necessariamente basarsi su una certa morigeratezza anche nelle porzioni. Certo è che strafogarsi di enormi porzioni di fritti e dolci è l'immagine stereotipata che ci viene in mente quando pensiamo a degli eccessi alimentari: i peccati di gola sono tali in quanto proibiti e poco raccomandabili per la nostra salute. Ma cosa accade quando ci troviamo di fronte ad un'enorme porzione di cibo sano, anziché di patatine fritte o caramelle? La Deakin University, Australia, in collaborazione con dei ricercatori francesi, a differenza di altri studi precedenti, tutti concentrati sulle dimensioni di porzioni di cibi poco salutari, ha testato per la prima volta il cosiddetto "effetto dimensione porzione" degli alimenti sani.

Effetto dimensione porzione: lo studio su dieta e porzioni di alimenti sani

L'importanza delle porzioni è ben nota alle industrie alimentari: ad esempio un enorme pacco di patatine è più attraente e verrà spazzolato in breve, forse per un recondito senso di non spreco. Tale tattica è ritenuta alla base dell'ascesa dell'obesità nei paesi industrializzati. In media una porzione più grande farà consumare fino al 35% del prodotto in più. Ma lo stesso effetto dimensione porzione potrebbe essere applicato in favore di una Corretta alimentazione.

I risultati dello studio con a capo il Prof. Chris Dubelaar sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Food Quality and Preference. L'indagine del team di ricerca ha compreso due esperimenti complementari, che hanno lasciato ben pochi dubbi sull'effetto della porzione di un alimento, indipendentemente dalla sua tipologia.

Il primo studio ha coinvolto 153 studenti universitari confinati in un ambiente di laboratorio. Gli scienziati hanno fornito loro piccole o grandi porzioni di patatine fritte sane o patatine fritte insalubri. Come previsto, i partecipanti cui erano state date le porzioni più grandi di snack, quale che fosse la loro tipologia, hanno mangiato molto più del gruppo con le porzioni più piccole.

Il secondo esperimento ha avuto luogo durante un festival del cinema. In totale, i ricercatori hanno fornito ai 77 partecipanti un piccolo o un grande sacchetto di carotine. I volontari hanno guardato un film che riguardava un ristorante, con molte scene di cibo, o in alternativa, una commedia romantica senza particolari riferimenti al cibo.

Anche in questo caso, quelli con il sacchetto di snack più grande hanno mangiato di più. Curiosamente tale effetto è stato meno pronunciato tra coloro che avevano visionato il film sul ristorante (in qualche modo ciò dimostra anche il possibile effetto ambientale sul nostro comportamento alimentare).

Iniziare i pasti con un'abbondante porzione di cibo sano

Da questo studio è stato possibile dedurre alcune applicazioni pratiche che possono permetterci di migliorare i nostri comportamenti a tavola. Gli autori suggeriscono ad esempio di iniziare i pasti con un'abbondante porzione di cibo sano, prima di un eventuale piatto più piccolo di cibo meno sano. Il prof. Cooper spiega che ciò potrebbe tornare utile anche per insegnare ai bambini, poco propensi in genere a mangiare frutta e verdura, a seguire una dieta più corretta.

Questo studio, per quanto limitato, mostra un nuovo ed interessante aspetto della complessa psicologia alimentare. Numerose restano tuttavia le variabili da chiarire: i cibi, più o meno sani, ad esempio, hanno profili nutrizionali e sapori molto diversi. In futuro la scienza dovrà certamente individuare quanto ognuna di queste sottili differenze possa realmente influire sull'effetto della porzione.