Ussl2 di treviso, ambulatorio della Madonnina, sede del Dipartimento di Prevenzione: tutto è iniziato nel primo semestre del 2016. I bambini vaccinati dall'infermiera Emanuela Petrillo, 31 anni, erano stranamente tranquilli, silenziosi, non piangevano. Inoltre le fialette gettate dopo la somministrazione del vaccino, contenevano ancora del liquido. Queste ed altre anomalie hanno fatto insospettire i colleghi che non hanno esitato, nel giugno 2016 a comunicare le preoccupazioni al Dottor Giovanni Gallo, dirigente dell'Igiene e sanità pubblica che a sua volta ha avvisato la direzione dell'azienda sanitaria che ha aperto un'indagine interna e prontamente provveduto a denunciare l'accaduto a Nas e Procura, spostando nel contempo l'infermiera dal servizio.

Questa prima inchiesta fu, tuttavia archiviata su richiesta del Gip nel marzo 2017, ma nuovi elementi potrebbero far riaprire il caso o avviare un nuovo fascicolo d'inchiesta.

Su 25 bambini vaccinati dall'assistente sanitaria "infedele", 23 non hanno sviluppato gli anticorpi

"Assistente sanitaria infedele", questo è l'appellativo che lo stesso direttore sanitario dell'Ussl2 di Treviso, Francesco Benazzi ha riservato alla giovane infermiera, in un'intervista andata in onda su Radio Capital. L'amarezza del direttore sanitario è tangibile, il tradimento di principi etici e deontologici della professione è qualcosa che va oltre quella che di primo acchito potrebbe sembrare una deliberata scelta (non comunicata ed anzi perpetrata ai danni dei piccoli pazienti e degli ignari familiari) di non vaccinare i pazienti per "obiezione di coscienza" o per motivi ancora del tutto da chiarire.

Intanto emergono i primi dati sulle analisi, svolte su un campione di 25 bambini vaccinati dalla Petrillo: ben 23 su 25 non hanno sviluppato gli anticorpi per le malattie i quali erano stati vaccinati, ovvero difterite, tetano, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella.

Giornate vaccinali straordinarie dal 24 al 28 aprile e dal 2 al 6 maggio per 500 bambini

Fortunatamente, anche da quanto comunicato dallo stesso Francesco Benazzi, nessun bambino ha sviluppato alcuna patologia per la mancata vaccinazione. I piccoli coinvolti sarebbero circa 500 e la stessa azienda sanitaria provvederà a contattare le loro famiglie per somministrare il vaccino mancante nelle date comprese tra il 24 ed il 28 aprile ed il 2 e 6 maggio.

Chi è Emanuela Petrillo? Le sue parole di difesa

Emanuela Petrillo, 31 anni, infermiera esemplare, una delle prime ad essersi laureata con il massimo dei voti in assistenza sanitaria, nella Marca presso l'innovativa scuola di Conegliano. La sua carriera comincia negli ospedali del Nordest, dopo i tirocini e gli stage della scuola nei centri e nelle strutture dell'allora Usl 7 di Pieve di Soglio. Per un periodo ha lavorato all'ospedale di Udine ed infine tornata a Treviso. Il sospetto, per adesso infondato, è che questa sua sorta di protesta "no vax" vada avanti da ben più tempo del periodo individuato dall'Usl 2 di Treviso. La giovane infermiera ha reagito con un'iniziale chiusura in se stessa, si è assentata dal lavoro per 2 giorni, aggravando la sua posizione, ha cancellato i profili sui social e non ha risposto al cellulare.

Infine ha deciso di difendersi dalle pesanti accuse affiancata dall'avvocato Paolo Saladin. Queste le sue dichiarazioni al Corriere della sera: "Non sono contraria ai vaccini, non lo sono mai stata. I vaccini li ho sempre fatti ai bambini e sfido chiunque a provare il contrario. Anche perché a volte i genitori, per tranquillizzare i piccoli, erano presenti al momento della puntura. come potevo non farla senza che gli adulti non se ne accorgessero?". Per quanto riguarda il fatto che i bambini non piangessero al momento dell'iniezione, spiega: "Mi sono laureata con 110 e lode e proprio all'università ho imparato una tecnica innovativa, diversa da quella tradizionale, che permette di bucare la pelle riducendo il dolore avvertito dal paziente.

Per questo spesso erano gli stessi genitori ad insistere perché fossi io ad occuparmi dei loro figli: con la mia tecnica non piangevano".

Mamme pronte a dar battaglia

Lo scandalo delle finte vaccinazioni non poteva non portare ad una netta presa di posizione di quei genitori che si son sentiti traditi dal comportamento dell'infermiera e su chi non ha vigilato. Portavoce di quella che potrà divenire una vera e propria "class action" si è fatta Annarita Contessotto, madre di una bimba di 2 anni che avrebbe subito ben 3 finte somministrazioni di vaccino da parte della Petrillo. Ad appoggiare pienamente l'eventuale azione legale delle mamme dei 500 bimbi, anche l'ex consigliere comunale di Treviso Enrico Renosto, che parla di atto dovuto, che potrà dare giustizia alle famiglie coinvolte ed il cui eventuale risarcimento sarà devoluto in beneficenza.