Considerarsi malati per moda: è questa l'ultima follia in campo sanitario e sono sei i milioni di italiani che scelgono alimenti senza glutine senza essere celiaci. Tra pochi giorni si svolgerà la terza edizione della settimana nazionale della celiachia e gli esperti lanciano l'allarme affermando che, in questo modo, si banalizza la malattia e i veri malati rischiano di perdere i diritti che hanno faticosamente conquistato dopo anni di lotte e sacrifici.
Nessun beneficio eliminando il glutine per chi non è celiaco
Molte star dello show business come Gwyneth Paltrow, Victoria Beckham e Lady Gaga sono fissate con la dieta gluten free e così i loro milioni di fan: persone che non sono celiache ma che mangiano alimenti privi di glutine, convinte di dimagrire o di restare in salute. Giuseppe Di Fabio, presidente dell'associazione italiana celiachia, ha spiegato che non c'è alcuna evidenza scientifica che dimostri che, per i non celiaci, ci siano benefici eliminando il glutine dalla loro alimentazione. Inoltre, recentemente, il British Medical Journal ha pubblicato un articolo relativo ad uno studio che ha seguito oltre 110.000 uomini e donne per 26 anni: esso ha dimostrato che l'eliminazione del glutine non riduce il rischio cardiovascolare nei soggetti che non sono affetti da celiachia.
Nel nostro Paese il mercato dei cibi gluten-free vale 320 milioni di euro, ma solo 215 sono spesi da coloro i quali hanno una diagnosi, per cui, ogni anno, si sprecano inutilmente prodotti per 105 milioni di euro.
Celiachia in Italia: i numeri della malattia
Secondo gli esperti i malati di celiachia in Italia sono 500mila di cui solo 190mila con una diagnosi e, ad ognuno di essi, lo Stato viene in aiuto con un contributo massimo di 90 euro al mese poiché per loro la dieta senza glutine rappresenta un vero “salvavita”. Nel 2007 i malati italiani erano solo 64mila: i celiaci sono maggiormente concentrati nella fascia di età compresa tra i 19 e i 40 anni con circa il 35% dei casi. Inoltre la patologia colpisce soprattutto la popolazione del Nord: poco meno di 1 celiaco su 2 risiede in quelle regioni.
Solo in Lombardia si concentra il 17,7% di tutti gli individui colpiti seguita da Campania e Lazio con poco meno del 10%. 'Aic ha messo a punto il progetto “Alimentazione fuori casa” nei quali sono elencati più di 4mila tra ristoranti, pizzerie, alberghi, gelaterie e laboratori, che hanno seguito il percorso elaborato da Aic per la celiachia.