Che il fumo faccia male è oramai risaputo. In effetti, la nicotina, il catrame, e tutte le sostanze chimiche contenute all’interno delle classiche sigarette sono dannose per il nostro organismo. E non solo per quanto riguarda i polmoni, ma anche a livello orale. Negli anni, svariati studi avrebbero dimostrato come la cattiva abitudine dei fumatori possa contribuire all’insorgenza di tumori che interessano l’apparato respiratorio, infarto e ictus.
Per ovviare a questo problema alcune case specializzate hanno iniziato a commercializzare le cosiddette Sigarette elettroniche. Strumenti dai quali si dovrebbe ottenere lo stesso piacere del fumo, evitando però tutto ciò che è nocivo. Tuttavia, per coloro che vedevano nella sigaretta elettronica la soluzione a tutti gli effetti collaterali legati al tabagismo, dovrebbero ricrederci e tener conto dei recenti studi condotti dai ricercatori della West Virginia University.
La ricerca presso l'università americana
L'accurato studio effettuato presso la West Virginia University e presentato al Meeting Cardiovascular Aging in Colorado, ha evidenziato importantissimi e inaspettati dati che hanno lasciato gli esperti letteralmente a bocca aperta.
In effetti, e a differenza di quanto si pensasse, gli scienziati della Virginia hanno costatato e dimostrato come i vapori prodotti dalle sigarette elettroniche possano alterare visibilmente le dimensioni e la conseguente funzionalità dei vasi sanguigni.
Effetti negativi a breve e lungo termine
Secondo il rapporto conclusivo degli scienziati, le sigarette elettroniche sono davvero pericolose per il sistema circolatorio. Al riguardo, hanno riscontrato quanto siano in grado di accelerare l’invecchiamento cardiovascolare sin dai primi utilizzi. In effetti, i suoi vapori lascerebbero un segno indelebile. Vale a dire, una riduzione del diametro dei vasi sanguigni di oltre il 30 per cento. Un effetto a breve termine veramente incredibile.
A questo punto i risultati ottenuti per il lungo termine, purtroppo, non potevano essere confortanti.
Con il fine di convincere i presenti, gli autori della ricerca hanno voluto simulare gli effetti devastanti dell’utilizzo della sigaretta elettronica. Riscontrando che in seguito ad una esposizione di circa 20 ore settimanali per 8 mesi, i vasi sanguigni esaminati presentavano un livello di rigidità pari al doppio del normale. Dunque, riduzione del diametro e rigidità dei vasi. Due effetti, che secondo gli scienziati della West Virginia University, determinano il prematuro e inesorabile invecchiamento della funzione cardiovascolare.