Terribile subirla, ancor peggio sapere di essere la fonte di quella puzza lì. Il cattivo odore dei piedi o bromidosi plantare è forse uno dei più comuni ed imbarazzanti problemi che affligge milioni di persone (3% della popolazione mondiale). L’odore sgradevole è causato da una produzione esagerata di sudore rispetto alla norma che, soprattutto quando il piede è coperto da calze o scarpe poco traspiranti, si accumula creando un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri che si trovano sulla superficie plantare. Questi microrganismi producono delle sostanze puzzolenti, come ammine e acidi grassi a catena corta, in seguito alla metabolizzazione di sudore, cheratina e lipidi.
Ma vediamo quali sono i 10 passi per affrontare quest'imbarazzante problema.
Scarpe e calzini
Scarpe e calzini possono influenzare notevolmente la portata del problema che ci affligge. Il sudore si concentra al loro interno e come ovvio che sia, sono i principali responsabili della puzza che si sviluppa:
- Calzini: indossiamo sempre i calzini, in ogni momento della giornata, purché siano realizzati con materiali naturali (cotone) in grado di assorbire il sudore. Devono essere cambiati spesso per contribuire alla riduzione degli odori che altrimenti rimangono all'interno delle nostre scarpe;
Scarpe: anche in questo caso la scelta dei materiali è fondamentale. Le scarpe devono essere traspiranti, ad esempio con dei pannelli in rete o appositamente studiate. Evitare le scarpe chiuse in gomma o materiali sintetici, con esse la sudorazione e dunque la puzza dei piedi sarà garantita;
- Alternare l'uso delle scarpe: non indossiamo ogni giorno lo stesso paio di scarpe e magari evitiamo di farlo per tutto il giorno. Ciò darà il tempo alle nostre calzature di asciugarsi riducendo la possibilità di sgradevoli fermentazioni;
- Sostituire le solette: esistono in commercio degli spray e delle soluzioni disinfettanti da applicare all'interno delle scarpe. Ma una soluzione migliore è quella di sostituire la soletta interna alla calzatura di tanto in tanto.
Rimedi casalinghi
Anche qui alcune ovvietà sono: curare l'igiene personale, lavando quotidianamente i piedi, magari con del sapone antibatterico, non tralasciando lo spazio tra le dita ed asciugando sempre bene il tutto.
Ma esistono anche alcuni interessanti rimedi casalinghi e per prevenire la bromidrosi plantare:
- Esfoliazione dei piedi: eliminare le cellule morte (queste sfaldandosi con il sudore contribuiscono al problema) con una pietra pomice o apposite apparecchiature, 2-3 volte alla settimana;
- Pediluvi con sali: Immergere i piedi in una vaschetta con dell'acqua calda in cui avremo sciolto mezza tazza di sali Epson. Restare in posa 10-20 minuti e poi asciugare i piedi molto bene. Questo trattamento ha un effetto esfoliante e antimicrobico;
- Pediluvi con aceto: un'ottima alternativa è l'utilizzo dell'aceto (di mele o di vino bianco), in una proporzione di 2 parti di acqua per una d'aceto. Restare in posa per 15-20 minuti. Evitare questo trattamento se presenti tagli o ferite sui piedi;
- Amido di mais: un'alternativa "green" agli antitraspiranti in commercio è il semplice amido di mais (o maizena), da utilizzare come fosse borotalco. Per donare un effetto rinfrescante, antisettico e deodorante possiamo aggiungere a questa polvere poche gocce di olio essenziale di lavanda, salvia o eucalipto.
Trattamenti medici
Talvolta il problema del cattivo odore dei piedi è così grave che non c'è rimedio che tenga.
E' possibile, in questi casi estremi, rivolgersi alle seguenti cure mediche:
- Ionoforesi: questo è un approccio che prevede la fornitura di una lieve corrente elettrica attraverso l'acqua alla pelle dei piedi in grado di ridurre la bromidosi plantare;
- Botox: più noto per ben altri trattamenti di tipo estetico, la tossina botulinica offre degli ottimi risultati. Questo farmaco viene iniettato nei piedi attraverso iniezioni plantari, che
tuttavia, possono essere particolarmente dolorose. Inoltre i risultati di solito durano solo qualche mese (3-4 mesi) e dunque il trattamento andrà ripetuto.