I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie complesse che compromettono fortemente lo stato psicofisico del soggetto. Purtroppo, negli ultimi anni si assiste ad un'enorme diffusione del disturbo che rappresentano la categoria maggiormente a rischio.

Questo tipo di disturbo conduce a una distorsione del rapporto col cibo, immagine, peso corporeo e induce un eccesso di preoccupazione per la forma fisica.

A tutto ciò si aggiunge uno stato emotivo carico di vissuti ansiosi e depressivi che si serve di tecniche di controllo del cibo mediante meccanismi distorti del comportamento alimentare.

Quali sono e come riconoscerli

Tra i disturbi del comportamento alimentare più diffusi vi sono l'anoressia e la bulimia. Essi sono indissolubilmente legati a una fortissima sofferenza emotiva che tocca la persona coinvolta; sono un modo per urlare e cercare di comunicare qualcosa. Perciò bisogna riconoscere il disturbo agli albori, per prevenire conseguenze catastrofiche.

L'anoressia si definisce come la volontà di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per statura e età.

Si manifesta con paura di acquisire peso, una percezione distorta del proprio corpo e bassa autostima, perdita della capacità di valutare in modo razionale la perdita di peso e amenorrea, cioè assenza del ciclo mestruale.

La bulimia spesso fa la sua comparsa quando la restrizione anoressica diviene troppo forte. Tuttavia, va intesa come un disturbo a se stante. Questo disturbo consiste nell'ingerire grandi quantità di cibo e poi espellerle tramite vomito autoindotto o lassativi, digiuno o eccessivo esercizio fisico. Da ciò deriva una forte perdita di controllo associata alla tendenza a soffocare le emozioni positive o negative in un'abbuffata, che porterà un forte senso di colpa.

Anche se completamente differenti entrambe le patologie iniziano con una banale dieta, una restrizione alimentare che tende a peggiorare col passare del tempo fino a divenire ingovernabile e al centro della vita del soggetto.

Infatti, le ripercussioni sulla vita emotiva, sociale e relazionale sono altissime; la persona affetta sprofonda in un baratro nero dove tutto è solitudine e diffidenza nei confronti della vita, ignorando e rifiutando il bisogno di cure.

Il caso dell'ortoressia

Da un paio d'anni un nuovo disturbo dell'alimentazione spopola fra giovani e adulti: l'ortoressia. La sua particolarità e pericolosità è data dal fatto che l'ossessione è il cibo sano, non contaminato. Di conseguenza il soggetto restringe la sua alimentazione fino a non mangiare nulla di cui non si abbia certezze sulla provenienza. Il disturbo può peggiorare fino a originare comportamenti ossessivo-maniacali sull'igiene e controllo del cibo.

Tuttavia, la diffusione di questo disturbo può considerarsi legata alla moda del "mangiare sano" che sembra essere protagonista dei nostri giorni.

I disturbi dell'alimentazione sono vari e differenti tra loro. La gravità di questo tipo di problemi non deve essere sottovalutata, poichè se non vengono adeguatamente riconosciute e trattate possono compromettere fortemente lo stato di salute e i principali organi del corpo, portando anche alla morte.