In Europa, nel 2017, si sono registrati oltre 20.000 nuovi casi di contagio da morbillo, con 35 morti diffusi in circa quindici Paesi. Secondo l'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità, si tratta di cifre piuttosto preoccupanti, soprattutto se si tiene conto che nel 2016 si era scesi al minimo storico di 5.273 casi. Ad un anno di distanza, invece, il numero è notevolmente aumentato, arrivando a ben 21.315 persone contagiate, alcune delle quali sono anche decedute.

I focolai maggiori sono stati rinvenuti in Romania, Italia e Ucraina.

Il morbillo è una malattia infettiva

Il morbillo è una malattia particolarmente infettiva, considerata tra le più contagiose al mondo: è provocata da un virus del genere "Morbillivirus", appartenente alla famiglia "Paramyxovirus", capace di insidiarsi nei nostri tessuti ed organi.

La trasmissione del virus avviene per via aerea, quindi basta uno starnuto, un colpo di tosse, o anche un po' di saliva, per far sì che un altro individuo ne venga contagiato. La malattia risulta trasmissibile fino a 4 giorni dalla comparsa di macchie sul corpo, mentre l'incubazione può variare dai 7 ai 18 giorni.

Quali sono i sintomi del morbillo

In genere, questa malattia infettiva mostra diverse tipologie di sintomi, come febbre, raffreddore, tosse secca e congiuntivite. Il malessere può andare avanti per circa 5-6 giorni, dopodiché cominciano a comparire sulla pelle delle eruzioni cutanee che si estendono progressivamente su tutto il corpo. In alcuni casi, la febbre può arrivare anche ad essere molto alta e può durare per diverso tempo. Dopo 7-10 giorni circa, le macchie cominciano a scomparire.

La diagnosi e la cura

La diagnosi del morbillo deve essere necessariamente a cura di un medico, e il più delle volte viene richiesto al paziente di sottoporsi ad un esame clinico che prevede un prelievo del sangue.

Per ciò che riguarda la cura, non ne esiste una in particolare, ammesso che ci siano delle complicazioni derivanti dalla malattia stessa. In caso contrario, è opportuno tenersi a riposo e mangiare leggero, facendo attenzione ad assumere zuccheri e liquidi.

Complicanze da morbillo

In alcune situazioni, la malattia può degenerare e può sfociare in otiti, polmoniti, broncopolmoniti, laringiti, laringotracheiti, diarrea, encefalite ed encefalomielite: queste ultime sono infezioni molto gravi e pericolose che interessano il cervello e il midollo spinale. Si presentano in un caso su 1.000, e il 10% delle volte possono essere mortali, mentre tra il 20 e il 40% dei casi le complicanze possono avere conseguenze a livello neurologico.

Un'altra complicanza dovuta al morbillo è il manifestarsi della (PESS), panencefalite subacuta sclerosante. Dunque è molto importante fare prevenzione e sensibilizzare la popolazione a vaccinarsi. Negli adulti, il vaccino viene somministrato 2 volte a distanza di 4 settimane ciascuna, mentre per i più piccoli è opportuno attenersi al protocollo, che prevede una prima somministrazione tra i primi 13 e 15 mesi di vita del bimbo, mentre un secondo ciclo va effettuato intorno ai 5-6 anni.