La sterilità è la situazione di una coppia in cui uno o entrambi i membri della stessa sono affetti da una condizione fisica permanente che non rende possibile il concepimento. Questo si verifica in caso di azoospermia, di menopausa precoce o di assenza di utero congenita. Quando si parla di infertilità, invece, si parla di una condizione momentanea che può essere risolvibile, una condizione generalmente risolvibile e legata ad alcuni fattori interferenti. Quest'ultimo caso è recentemente allo studio di esperti del settore che ne delimitano le cause per cercarne soluzioni.

L'infertilità maschile

Ciò che condiziona la fertilità non è da attribuire soltanto all'età o a elementi genetici, ma anche il lavoro che si è costretti a svolgere, lo stile di vita che si conduce e anche il luogo dove si vive. Il prossimo 23 e 24 febbraio a Firenze si svolgerà un congresso nazionale sulle tecniche di procreazione assistita, ovvero di tutti quelli strumenti tecnologici oggi conosciuti in grado di aiutare una donna a procreare nonostante le difficoltà fisiche. Questo confronto tra i diversi ricercatori ed esperti in materia verterà sui rischi legati agli uomini, ma anche alle donne, di infertilità dovuti al tipo di lavoro ma anche al luogo. Il primo dato allarmante riguarda genericamente tutta la popolazione italiana, negli ultimi decenni gli uomini hanno visto dimezzarsi la loro quantità di spermatozoi all'interno del liquido seminale.

Stando alle ultime ricerche effettuate nel 60% dei casi ciò è dovuto all'eccessiva esposizione ad agenti inquinanti, come i metalli pesanti e altri elementi dannosi per la salute umana. In particolare si è puntato il dito maggiormente contro le polveri sottili, il PM10 sarebbe l'inquinante più dannoso per la fertilità maschile.

L'infertilità femminile

Per quanto riguarda il genere femminile l'elemento maggiormente dannoso è stato trovato nell'abuso dei farmaci, come l'ibuprofene ad esempio, oltre che alla sempre maggiore presenza di residui di plastica negli alimenti. Non solo alcol e fumo ma anche altre sostanze emesse da fabbriche e scarichi industriali.

Alcune zone in Italia, come l'area di Pescia, è altamente a rischio infertilità a causa della massiccia presenza di fertilizzanti e concimi.

Il prof. Gianaroli di Sismer invece identifica anche in particolari mestieri una causa di infertilità, come ad esempio il cuoco (troppo a contatto con fonti di calore) e gli operai che lavorano in zone esposte a radiazioni.